“Più voi mi onorerete più io vi favorirò”

            Vivere! E’ questo il primo comando uscito dalla bocca del Creatore nei nostri confronti: “Facciamo l’uomo, un essere vivente!”.

            E la benedizione divina che feconda tutta quanta la Terra e la “rende quella bella d’erbe famiglia e di animali” che tanto ci affascina, è ancora quella riguardante la vita:

“Crescete e moltiplicatevi e riempite la terra”.

            La vita è l’anima della creazione. Basta che tu ti ponga in ascolto e la senti risuonare un po’ dovunque. Nei prati dove nasce l’erba e crescono i fiori, nelle profondità dell’oceano dove si muovono miriadi sterminate di essere viventi, nelle città rumorose come nei luoghi silenziosi del deserto.

            Ed ogni forma di vita, dalla più imperfetta alla più peretta è come l’anello di una catena che ti conduce a Dio, ti parla di Dio, glorifica Dio.

            Che tu voglia o non voglia, è così. La tua vita, come la vita di ogni essere che l’universo accoglie, ha un senso.

            Canta la gloria di Dio: “In Lui viviamo, ci muoviamo e siamo”. Ma non basta. La gloria di Dio per quanto necessaria alla tua vita non è che un aspetto della creazione dell’uomo.

            Un altro ne esiste non meno chiaro ed affascinante: la tua felicità. La gloria di Dio nella tua vita è come la gloria del sole che illumina e riscalda tutto l’universo. Il sole nel creato trova la sua gloria nel far sbocciare le gemme, nel dare splendore ai fiori e nel maturare le mesi. Un mondo senza sole è il regno della desolazione e della morte. Così è della gloria di Dio.

            Creando l’uomo, Egli ha inteso creare della nuova felicità. Questo è il tormento naturale dell’uomo, questa l’impronta d’amore lasciata da Lui nel cuore umano: la felicità. Un tormento che investe l’intera creazione la quale, come dice l’Apostolo si evolve spinta da questo costante anelito.

            Ma che dire di me? Che dire di te?

L’ordine dei valori stabilito per te da Dio con la Creazione si presenta in modo molto preciso, Lui il primo e tu il secondo. La tua gloria è imposta, la tua felicità è nelle tue mani. In altre parole la gloria di Dio e la tua felicità sono nella Creazione come le pagine di un unico libro che si succedono l’una all’altra e che tu non devi mai separare.

            Non dobbiamo lasciarci illudere dalle parole. Si vedono uomini dare gloria a Dio verbalmente, pronunciando parole, formule, professioni di fede o preghiere mentre la loro vita mal s’accorda con la loro condotta.

            Questo è un modo deficiente di dar gloria; l’uomo rende gloria a Dio mediante la sua vita vissuta in sintonia con i divini voleri, così come a noi si manifestano nei Comandamenti, nei Precetti della Chiesa, nei doveri del proprio stato. Le sue parole valgono in quanto si accordano con la sua vita. “Questo popolo mi onora con le lebbra, ma non col cuore”, diceva già Dio nell’Antico Testamento.

            Il cristianesimo, ove Dio si presenta come l’Amore benefico, la cui azione tende a dare gratuitamente agli uomini una felicità e una gloria che supera ciò che le creature possono realizzare, desiderare direttamente ed anche concepire da sole, sottolinea questo punto di vista che diventa realtà nei suoi santi. Dà infatti tanta pace al cuore e allo spirito sapere che la gloria di Dio s’introduce nella sua creatura! Sotto i passi dei santi, infatti, fiorisce anche il deserto.

            Pur fra le tante vicende del mondo, le varie preoccupazioni, il dolore che spesso accompagna la vita dei santi come le orme del viandante, la loro pace rimane inalterata, come un mare tranquillo riscaldato dalla luce del sole.

            Proprio come il Santo Bambino promette ai suoi veri devoti: “Più mi onorerete, più Io vi favorirò e vi darò pace”. E per questa pace, per questa gioia, per questa felicità che Dio dà ai suoi figli che Lo cercano, vale veramente la pena di vivere