UNA PESCA PARTICOLARE
Si ritrovano una sera tutti insieme e, come sempre, discutono sul da farsi per trascorrere la serata.
Era un sabato, e le opinioni divergono: no alla pizzeria; no al cinema; no al calcetto…
Poi, uno di loro esclama: “E se andassimo a pescare?
Ho sentito dire che una grossa pescata è stata fatta sul pontile del Magra; con le grandi piogge di questi giorni, c’è il passaggio dei branzini!”.
L’idea è piaciuta subito a tutti.
In quattro e quattr’otto si sono riforniti di canne, lenze, ami, esche e pile e sono partiti con tutto l’entusiasmo che la giovane età - diciottenni o poco più - permetteva loro di esternare.
Ottimisti? Già pregustavano tutto il pesce che avrebbero pescato programmando una grossa mangiata in casa di uno di loro che, diplomato alla Scuola Alberghiera di Massa, era il prescelto.
Ma il bello è che nella fretta non hanno chiuso bene il sacchetto dei begatini, così si sono sparsi tutti nella macchina.
Accidenti! Questo proprio non ci voleva!
Poi, alla meglio, con quelli recuperati incominciarono a pescare, uno poco distante dall’altro.
Il tempo trascorreva e ancora nessuno aveva preso niente; si sentivano le voci: “Hai preso qualcosa?”. “Io, no!“. “Nemmeno io!”. “Ma dove stanno rintanati questi benedetti pesci? Possibile che non ce ne sia neanche uno?”.
Le ore trascorrevano.
La serata era chiara.
Alzando gli occhi al cielo ammiravano la volta stellata, ognuno con i propri pensieri: uno chiedendosi come sarà il suo domani; un altro pensando alla scuola; l’altro al lavoro…
Tra una risata, due noccioline e pop korn incominciava ad albeggiare.
Ma lì, sul pontile del Magra il gelo, causato dallo spiffero della tramontana, trapassava anche il piumino più termico.
Perfino il ‘bico’ attaccato alla lenza era diventato un ghiacciolo!.
E bravi ragazzi, che con grande temperamento avete deciso di andare a fare una pescata proprio nei giorni più freddi dell’anno: i cosiddetti “giorni della merla”! Beata gioventù!
Poco importa se non avete pescato nulla, ma è valsa la pena di aver fatto un’esperienza diversa, con spirito goliardico e cameratesco che solo tra amici si manifesta.
Cari ragazzi, questa esperienza la potrete raccontare un giorno ai vostri figli o nipotini, assieme a tante altre avventure ancora da aggiungere al bagaglio delle vostre esperienze.
Marta