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C H I S O N O ?
di Andrea Valentini
Mi trovo
a volte,
su una
torre altissima
di un
castello,
imprigionato
dalla
furia
del drago
di guardia.
Mi ritrovo
a volte,
negli
abissi marini,
sommerso
dal mare,
immensità
indomita.
Finisco
a volte,
sotto
terra,
indifferenti
i passi
della gente
sopra di
me.
Trasudo stupore
a volte,
trasudo
ignoranza,
spesso,
sul
castello di sabbia
che è la
vita.
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CILIEGE
di M. Grazia Podenzana Belli
Raccolgono
mani
avide,
sudate,
laboriose,
i buoni
frutti
di una
terra
benigna e
rigogliosa.
Pendono
le
allegre ciliegie
dalle
orecchie
di
ragazzi burloni;
si
saziano
le bocche
infantili
del
frutto
colto da
una tasca
riempita furtivamente.
Ciliegie adorate
un tempo
anch’io
….
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COLOMBA DI PACE
di Franco Zucconi
Bianco è
il tuo manto
segno di
pace
scuoti il
torpore
di chi in
letargo
chiude
gli occhi
e sfugge
alla realtà.
Batti le tue ali
e spazza
il vento di guerra
che
alberga nella menti
di chi
odia il fratello.
Fa
battere il tuo cuore
e
diffondi amore
come
manna divina,
e mille
mani raccolgono
e
mangiano
e si
irradiano d’amore.
Ma basta una nuvola di odio
per
tornare nel buio
e nelle
paure umane.
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LA FORZA DI UN PROFUMO
di M. Giovanna Perroni Lorenzini.
Dopo
odori d’asfalto e di benzina,
al
cancello, improvviso, mi travolge,
con la
forza di un’onda di marea,
l’inebriante
profumo del mio tiglio.
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FRAGORI E SILENZI
di M. Giovanna Perroni Lorenzini.
Nella mente sconvolta, a poco a poco,
si quietano i fragori dissonanti;
e, d’un tratto, m’avvolge come un’aura
il silenzio parlante dei cipressi.
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PENTECOSTE
di Padre Maurilio Montefiori
Lunghe le
veglie oranti
allo
spezzar del pane
e della
Parola
ai
prodigi
e agli
smarriti.
Vergine divina
in
novella attesa
espansione
di trinitaria bellezza
irradiazione
casta
di
energie superne
dalle
sponde dell’infinito
il Padre
col Figlio
ti
aprivano alla Pentecoste
quando
l’uragano tonante
chiamava
la terra
ad altezze del cielo
e il
Fuoco accendeva
riverberi
trasfiguranti
volti umani
in roveti
ardenti
di luce
e di
forze deificanti.
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SCRIVI IL MIO NOME
di Mons. Giovanni Battista Chiaradia ( già parroco di SS. Giovanni e Agostino a La Spezia )
Cerco una
spiaggia
per
riposare.
Ho
nuotato a lungo,
sempre di
notte:
poche le
albe
tinte di
rosa,
tanti i
meriggi
impietosi
di sabbia
rutilante
di fuoco.
Dove sei?
Non trovo
traccia di Te
del tuo
passo,
gli occhi
stanchi
non s’aprono
più
per
cercarti.
Voglio
solo
che
Tu ascolti
il mio
sogno di sempre
assurdo
folle
che mi
divora
nei mari
senza approdo
nei
deserti senza oasi.
Voglio
che Tu scriva
il mio
nome
nel libro
dei santi,
scolpisci
il mio volto
nei venti
del cielo:
solo così
nuoterò ancora
nel mare
furioso
affonderò
il passo
nella
sabbia rovente.
Ti
troverò, Messia,
mi
condurrai
dove Tu
sei
dove il
mio volto
si
specchi nel tuo
dove il
mio nome
s’illumini
nel tuo
dove
l’alba
è senza
tramonto,
l’onda
una danza
il deserto
un giardino.
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VORREI
di Anna Maria Tarolla
Vorrei
mostrarti
le luci
dell’aurora
ora che
la luna appartata
cede alle
lusinghe del cielo.
Vorrei
chiederti
di te, di
me, per sapere
se mi
tieni al sicuro
nei tuoi
pensieri.
Ma in una
notte così
non
servono parole.
Regna un
silenzio sovrano
che muove
cascate di stelle,
come
grappoli di sentimenti.
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