Ho
incontrato la “ Giustizia”.
Stanca -
magra.
Vestita
male.
Ho
incontrato il “Potere”.
Unito in
matrimonio indissolubile
con la “Sopraffazione”.
Stavano
bene insieme;
una
coppia ideale.
Ho
incontrato
i poveri;
camminavano
a piedi.
Ho
incontrato un corteo.
E’
povertà non avere
la
certezza del domani.
Ma il “Potere” e la “Sopraffazione”
Non
divorzieranno mai.
Ho
incontrato il “Profitto”,
figlio
legittimo dei coniugi di cui sopra.
E’ nato
presto
e
continua a vivere.
Non ho
incontrato l’ “Amore”.
Il mio
era un vano cercare.
Alla
porta del Cimitero
mi
dissero che era morto.
Sepolto
in un loculo.
Ventennale?
Sessantennale?
No.
Perpetuo.
Poi
incontrai “Te” o Signore.
Sempre
nato in una stalla,
sempre
senza camera d’albergo.
I poveri
danno noia.
Rendono
inquieta la vita.
E “Tu” povero, non riposi
e non fai
riposare.
E Ti
ho incontrato
perché
sei la povera gente
inchiodata.
Non ci
lasciare soli,
con il
nostro odio
il nostro
egoismo
la nostra
rabbia.
Togli le
ragnatele
dalle
finestre
perché Ti possiamo
vedere.
Senza
ragnatele ai vetri
Ti
ho visto Signore;
Buon
Natale
anche per la stalla e la croce.
So che
sei crocifisso sa sempre;
e la
colpa è nostra.
Amen.