Dietro il cancello la felce si bagna di
cielo,
strappa radici il vecchio si colora di rosso
mattone.
Ricama di rosa la casa, l’ortensia estiva,
ma nessuno si ferma a guardare.
Da una finestra lontana una voce chiama:
nella piazza giochi di bimbi.
Cespugli di menta profumano il solito
mattino,
di questa insolita vita:
ed io rimango a guardare.
Ricami d’uccelli si dipanano nell’aria,
una bimba scherza col presente,
una vecchia spera nel domani,
e il mattino svanisce piano in un dolce
meriggio.