Ai fiori
accesi al tuo giardino
sfiora un
raggio,
s’affaccia
un volto…
Non sei
tu.
Dove sei?
Tra quali cieli
ti
attardi ?
Voglio
dirti che già ritorna
alle
colline l’alba,
che
inutilmente rifiorisce
la tua
rosa.
Il
sipario s’apre sulle mie ferite…
Tu sai
ch’è vero.
Lassù il
silenzio ha ali chiare
come il
volo di gabbiani.
Se
dialoghi sola,
se
rimpiangi il rosa dei gerani,
affrettati
a tornare.
Mi
troveresti a riordinare
il tuo
giardino;
saprei
mostrarti che quaggiù
tutto è
nuovo.
Anche le
tortore, amiche tue,
hanno
ricucito tuniche di vento.