Tu
venisti a me
come un
vento d’estate,
colorando
il mattino
d’un
abbraccio inaspettato.
Felici
correvamo tutti i mari
come
lucciole sull’acqua.
Vent’anni
: la nostra identità.
Non
chiedevamo niente
se non
d’esser soli
coi voli
e le ambizioni di chi
a
quell’età domina il mondo.
Una furia
la vita ti strappò.
Ciò che
resta è silenzio.
Non ti
cercai lungo rive solitarie
e non
chiesi di te a nessuno,
perché
nessuno
avrebbe
potuto colorare
il sogno
d’un’altra estate.