Luna di
maggio …. Ricordi?
Quando
illuminavi il sentiero,
scendevamo
assieme la collina,
a piedi
scalzi, consumati
sulle
pietre appuntite e sui
ciottoli
levigati dal tempo.
I giunchi
pesanti, imbevuti d’acqua
erano lì
a farci l’inchino.
L’acqua
oggi è putrida, insana,
invasa da
giocattoli e bambole sfatte.
Accompagnavi
cantilene di voci
innamorate
della terra,
quando il
sentimento
non era
profanato.
O luna, a
volte regali malumori.
Questa
sera di maggio
bivacchi
dentro il mio cuore.
Mi porgi
una mano
senza
uscir sul pianerottolo.
Hai
indosso il vestito della festa.
Offri
champagne assieme a veleno.
Non hai
riguardi
per
questa fragile vita
che
presto sarà sradicata.
Un
trionfo t’avvolge mentre
lanci
strali accecanti
che
giungono sempre a bersaglio.
In questo
sei grande!
Chi mai
potrebbe eguagliarti?