O fonte,
oggi ti ascolto.
Esce dalle tue limpide acque
una dolce
melodia.
Il tuo
canto è come un tocco di magia.
Penetrante
è il bacio
che porgi
alla pietra.
Coi tuoi
scroscianti e scintillanti guizzi
Goccia a
goccia la consumi nel tempo.
Non c’è
meta al tuo percorso,
il tuo
confine è l’argine,
posto ai
tuoi piedi impietriti.
Che soave
musica esce dalle tue falde!
O fonte,
oggi ti vedo allegra,
intorno a
te danzano i fili d’erba,
lambiti
dal vento,
le
leggiadre coccinelle,
i grilli
canterini, le giovani ghirlande,
fatte di
villucchi a campanule
che
suonano a festa.
Poi
scorri lungo le valli
E
capricciose pianure ti attendono.
Tutto
attorno a te
È musica
divina.
Poi il
tuo declino nelle onde di un mare senza fine.