La quantità di plastiche e mi
delle microplastiche nel mare sta aumentando, e più questa aumenta, più i pesci
muoiono. Una delle principali cause di morte delle specie marine è il petrolio
rilasciato dalle navi. Meglio partire con una barca di legno che con una nave.
Se vogliamo che i pesci e, di conseguenza le specie marine, non muoiano: non
inquiniamo e, se proprio vogliamo, diamogli del pane o comunque qualcosa di
“sano”.
Matilde Zanella, classe 4°
La plastica se non
correttamente smaltita può finire nel mare e dato che ha un tempo di
decomposizione molto lungo può danneggiare la flora e la fauna marina in
diversi modi. Alcuni pezzi di plastica galleggiando negli oceani si sono
raggruppati in vere e proprie isole di plastica che alterano l’habitat marino
impedendo ai raggi solari di filtrare. I pesci più grandi, come i mammiferi
marini o le tartarughe possono rimanere imbrigliati in pezzi di plastica che
diventano per loro trappole mortali, oppure ingerirli scambiandoli per prede
provocandosi gravi problemi all’apparato digerente. Inoltre la plastica
rimanendo nell’acqua per decenni si disgrega in particelle piccolissime, dette
MICROPLASTICHE. Tali particelle vengono ingerite dai pesci, soprattutto da
quelli che vivono tra i duecento e i cento metri di profondità, dato che le
microplastiche scendono verso i fondali a causa del loro peso. I pesci che
mangiano queste particelle subiscono gravi danni alla loro salute. Chiaramente
in questo mondo le microplastiche vengono anche ingerite dall’uomo attraverso i
pesci pescati ogni giorno con conseguenze per nulla salutari.
Edoardo Bianchini, classe 4°
La plastica è ormai
onnipresente in tutte le parti del mondo nessuna esclusa. La maggior parte
della plastica arriva dai continenti ma moltissimi rifiuti plastici si generano
anche in mare. imbarcazioni mercantili e pescherecce, piattaforme oceaniche per
l’estrazione del petrolio, disperdano materiale plastico in mare più di quanto
immaginiamo. Purtroppo ad oggi è risulto inutile il divieto alle navi di
smaltire la plastica direttamente in mare. uno dei problemi più seri è che la
plastica accumulata nei tessuti degli organismi può raggiungere anche noi
esseri umani tramite il consumo di pesci o frutti di mare. Oggi non ci sono
frutti di mare, dai mercati della Cina a quelli europei, che non contengano
tracce di plastica. Ecco perché è importantissimo non buttare rifiuti in giro
per il mondo. Stai attento!!! È importantissimo per la nostra vita. Se tu
raccogli della plastica che trovi per terra portala a casa e buttala nell’
apposito bidone per la raccolta della plastica, altrimenti cerca un bidone dove
poterla buttare. Noi dobbiamo cercare di aiutare l’ambiente in cui viviamo, non
inquinarlo.
Samuele Lagomarsini, classe 4°
Quest’anno la scuola di Isola
ha deciso di sostituire le bottigliette di plastiche con le borracce, per
ridurre i consumi di plastica almeno a scuola. Ogni anno le scuole del Comune
di Luni collaborano con Legambiente per pulire gli argini del Torrente Parmignola.
In questo giorno gli alunni possono portare a scuola: retini, pinze per carta e
guanti, per facilitare la raccolta. Queste manifestazioni sono utili per
l’ambiente e per gli alunni che si ritrovano insieme all’aria aperta con un
unico scopo: rendere il mondo un posto migliore.
Nella nostra mensa è stata
installata una macchinetta per l’acqua, così anche quando mangeremo a scuola
sui nostri tavoli non ci saranno più bottiglie di plastica. Se tutti ci
impegneremo a fare un piccolo gesto, insieme ne faremo uno gigantesco!
Giulia Lorusso, classe 4°