Or che la
luna estiva in su le soglie
chiama
l’abitator de la campagna,
l’uom
loda il chiaro tempo e la
compagna
de la
conocchia il suo fuso discioglie.
E un
indistinto mormorio di foglie
a
quell’uman sussurro s’accompagna,
come
sospiro d’acqua che si lagna
nel cavo
de la man che la raccoglie.
Quindi
pe’ campi cadono giganti
ombre di
nubi e di arbori tra ‘l lume,
e il
timor preme i piè dei viandanti;
e pel
seren la luna alta governa
la bianca
vela, e specchiata sul fiume
gli conte
un sottil favola eterna.
1992, C.
Roccatagliata C.
da
“Sonetti e Poemi