Nei giorni 13 e 19 febbraio
tutte le classi della Scuola Primaria di Isola si sono recate a Sarzana e
precisamente presso la Fortezza Firmafede per ammirare la mostra del famoso
precursore della Pop Art, Andy Warhol.
L'esposizione, costituita da
oltre 200 opere, è stata un susseguirsi di quadri e di cimeli del famoso
eclettico pittore, attirando notevolmente l'attenzione e l'interesse dei nostri
alunni: alcune classi si sono cimentate nella trasformazione di semplici
scatole per cibo in veri e propri prodotti pubblicitari pop, altri bambini
hanno riprodotto i famosi fiori di Warhol in collage decorativi.
Riportiamo di seguito alcune
testimonianze dei nostri “artisti in erba” della classe V.
“Secondo me è stato tutto
molto bello, soprattutto il laboratorio.
Nella mostra c'erano molti
ritratti di personaggi famosi, di cibi pubblicizzati e di altre cose.
Io vorrei ritornarci per
rivederla ancora.”
(Andrea N.)
“La
gita è stata molto interessante e istruttiva perché abbiamo imparato molte cose
sulla pop art (cioè arte popolare) e sul suo inventore e protagonista: Andy
Warhol.La
cosa che mi ha colpito di più è stata la lattina della zuppa che ha
pubblicizzato l'autore.”
(Sebastian)
“Andy Warhol era un fenomeno
d'immagini: gli bastava una foto e la trasformava in 100 foto colorate; egli
era anche un inventore ed ha creato la pubblicità della zuppa Campbell. Alla
mostra c'erano tantissime foto: più di tutte mi è piaciuta quella di Superman.
È stata una bella esperienza.”
(Raffaele)
“Andy
Warhol è un pittore che ha fatto tante opere bellissime tra cui Mao, Marilyn
Monroe, Giorgio Armani e molte altre: la più famosa è quella che riproduce una
lattina di zuppa, la mia preferita.”
(Younesse)
“A me ha colpito il modo in
cui Warhol trasformava le sue foto in arte. Un'altra cosa che mi è piaciuta è
stato ciò che ci ha detto la nostra guida: Warhol aveva fatto oltre 100 copie
del viso di personaggi famosi come Marilyn Monroe, per esempio, senza cambiare
di una virgola il viso ma solo i colori.”
(Mirko)
“Andy Warhol è una
persona che sa fare tutto: attore, pittore, fotografo, praticamente un artista
completo.”
(Maicol)
“È stata una mostra
bellissima, mi è piaciuta tanto, i quadri erano fantastici ma soprattutto la
chitarra di Michael Jackson.
Durante il laboratorio abbiamo
creato nuove pubblicità di cibo attaccando sopra a delle scatole alcuni disegni
fatti e colorati da noi, spiegati con una frase.”
(Leonardo)
“La
mostra di Andy Warhol era di 200 quadri e tutti insieme valevano € 6.000.000.
A
me ne sono piaciuti solo cinque: Il Vesuvio, Mao, I gigli, La Lira firmata da
Warhol, Il bicchiere.”
(Alessandro)
SCUOLA
PRIMARIA DI CASANO BASSO
Cronaca della gita al Castello
San Giorgio.
Venerdì 23 febbraio, con tutta
la classe siamo andati in gita al museo San Giorgio a La Spezia.
Siamo partiti dalla scuola con l'autobus. Durante il tragitto ho ascoltato la
musica sul mio tablet e ho giocato con i miei amici per passare il tempo.
Una volta arrivati e scesi dall'autobus le maestre per la nostra sicurezza
hanno chiesto a due passanti dov'era il Castello San Giorgio, poi ci siamo
avviati verso il museo, siamo stati accolti dalla bigliettaia e da Valerio, la
nostra guida.
Dopo le presentazioni Valerio ha iniziato a spiegarci e a raccontarci gli
oggetti del museo.
Per prima cosa abbiamo visto delle piccole statue che rappresentano i faraoni.
A spiegazione quasi conclusa la luce è andata via, e Valerio ci ha raccontato
che probabilmente ha detto qualcosa che ai faraoni non era piaciuto.
Quando Valerio si è scusato la luce è tornata. È stata una cosa divertente!
Durante la visita abbiamo visto anche le bende delle mummie, i gioielli, le
monete, i vasi con i geroglifici (i simboli usati dagli egizi) e altre belle
cose.
Finite le spiegazioni, abbiamo fatto alcune domande alla nostra guida che ci ha
risposto in modo completo. Poi siamo andati nel laboratorio, dove abbiamo fatto
la maschera d'oro di Tutankhamon, che poi ogni bambino ha portato a casa. Dopo
l'esperienza del museo siamo tornati a scuola con l'autobus e poi a casa. È
stata una delle mie gite preferite!
(Veronica, classe 4°)
Pensierino della gita
Venerdì 23 febbraio siamo
andati a visitare il Castello di San Giorgio a La Spezia dove ci hanno spiegato
la storia degli Egizi. Siamo partiti alle 8:30 con il pullman con noi è venuta
la classe terza. Durante il viaggio abbiamo ammirato il paesaggio dove abbiamo
visto sia gli ambienti naturali sia antropici. Una volta scesi dal pullman
abbiamo fatto una lunga camminata per arrivare al castello.
Prima di entrare abbiamo fatto merenda e poi abbiamo incontrato l'esperto che
ci aspettava, Valerio.
Ci ha spiegato tante cose interessanti: il Dio Krepi, l'amuleto contro le
malattie ed il mito di Osiride e suo fratello Seth.
Mi ha incuriosito la mummificazione del cadavere. Questa durava 70 giorni, gli
organi marcivano perché c'era l'acqua; con il sale toglievano il sangue, mentre
il cervello lo toglievano dal naso con un uncino. Il corpo poi veniva fasciato
con delle bende sulle quali scrivevano delle formule che servivano per far
vivere il morto nell'aldilà. Sulla mummia mettevano una maschera. Ho anche
scoperto che per gli Egizi il cuore era la sede della memoria. Dopo queste
spiegazioni abbiamo fatto il laboratorio dove Valerio ci ha fatto riprodurre la
maschera di Tutankhamon. Da lì siamo saliti su un terrazzo ad ammirare il
panorama. Abbiamo fatto una passeggiata per tornare al pullman e siamo
rientrati a scuola.
(Noemi, classe 4°)
Gita al Castello San Giorgio.
Venerdì mattina alle otto e mezza con il pullman abbiamo raggiunto La Spezia e
il museo San Giorgio. Le nostre maestre si sono sbagliate più volte
nell'arrivarci anche se lo scorso anno eravamo andati in gita lì. Appena
arrivati un gentile signore di nome Valerio ci ha accompagnato dentro ad una
stanza di fronte ad una vetrina. Lì erano esposti degli amuleti egizi. Mi è
piaciuta la leggenda dell'amuleto con l'occhio che ha sotto le piume, che narra
una crudele battaglia.
Interessanti anche gli amuleti che simboleggiavano la forza, la vita, la
protezione ecc. a seconda del loro colore.
Mi ha colpito molto il processo della mummificazione con il corpo del defunto
che veniva privato dei suoi organi interni, riempito di sale e coperto da bende
con scritte sopra formule magiche, anche se era un po’ impressionante Valerio
lo ha descritto con molto entusiasmo. In una grande stanza ci attendeva un
creativo laboratorio, con del materiale dorato, un chiodino tondeggiante, un pennarello
indelebile nero e pittura blu, abbiamo realizzato la maschera di Tutankhamon.
Dopo aver compiuto la nostra piccola opera, siamo andati in una grande terrazza
e dopo aver finito una veloce merenda, siamo ripartiti con la classe terza
verso la nostra scuola dove ci attendevano i nostri genitori.
(Chiara, classe 4°)