Sono
qui, sotto l’albero di tiglio:
sotto
le belle foglie fatte a cuore.
Un ramo
mi solletica alla nuca;
e un altro.
mollemente, mi ripara
da chi
sta intorno; e il vento dai rumori
affaccendati
del già tardo autunno.
Guardo
le foglie, ancora mille e mille:
dicono
pace e già mi danno pace…
E son
tutt’uno all’albero di tiglio:
sono
ninfa vestita dalle foglie,
le verdi
vive foglie fatte a cuore.
Ma mi
attristano quelle già cadute,
che
s’ammucchiano ai piedi del mio tronco;
e,
presto, dovrò a tutte dire addio
e sarò
spoglia immagine di morte…
E’ un
attimo; e d’un tratto mi distacco,
riprendo
il posto nel mio mondo umano:
il
tiglio riavrà foglie, a primavera.