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IL PRIMO GIORNO DI MAGGIO
di FIORELLA
Abbiamo mantenuto la
tradizione di salire ad amare Nostra Signora del Mirteto e i suoi missionari.
In preghiera, con le fiaccole accese siamo usciti dalla Chiesa di San Lorenzo e abbiamo raggiunto l’entrata
del bel Santuario recitando il S. Rosario, conclusosi prima dell’inizio della
S. Messa, celebrata da Padre Roberto, del Monastero di S. Croce in Monte
Marcello. È stata una celebrazione “giovane” priva della storica corale, ma
accompagnata da timidi accordi di organo e da una conosciuta melodia, credo
suonata con il flauto di una giovane del piccolo coro, fermatosi innanzi
all’altare della Vergine del S. Rosario. Forse non eravamo molti ma devotamente
partecipanti, questo sì!
Le prime panche erano prive delle devote anziane che sono venute a mancare in
queste settimane precedenti la S. Pasqua, ma ora invochiamo la protezione di
Maria SS sui nostri giovani, e uno c’era davvero ad adorare Maria. Preghiamo
dunque con coraggio e fiducia! E non solo nel mese di Maggio.
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Il Rosario
di La Redazione
Il Rosario è preghiera
evangelica, incentrata nel mistero dell’Incarnazione redentrice, è preghiera di
orientamento nettamente cristologico. Infatti, il suo elemento caratteristico-
la ripetizione litanica dell’Ave Maria- costituisce l’ordito, sul quale si
sviluppa la meditazione dei misteri della volontà del Signore visti attraverso il
cuore di colei che al Signore fu più vicina.
Quante volte, nel corso della storia, la Chiesa ha fatto ricorso a questa
preghiera, specialmente nei momenti di particolare difficoltà. Il Santo Rosario
è stato strumento privilegiato per scongiurare il pericolo della guerra e
ottenere da Dio il dono della pace. La Vergine, apparendo a Fatima ai tre
pastorelli, ottanta anni or sono, non chiese forse la recita del Rosario per la
conversione dei peccatori e per la pace del mondo?
Dall' Angelus di Giovanni Paolo
II, 26 ottobre 1997
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Dio tace, ma è vicino a chi soffre
di Don Carlo
In un senso Dio ci parla
continuamente; in un altro senso Egli tace.
Noi conosciamo il progetto di amore di Dio nella nostra vita, ma non conosciamo
i particolari. Il solo atteggiamento cristiano che possiamo vivere su questa
terra è l’abbandono nella fede. Vi sono epoche in cui gli uomini prendono più
chiara coscienza del silenzio di Dio. La nostra epoca ha appunto queste
caratteristiche… Ci sono milioni di creature umane che soffrono la guerra, la
fame, la povertà, numerosi disagi che colpiscono e frantumano l’umanità anche
nei nostri paesi cosiddetti ricchi…
Sembra che dalla comparsa del cristianesimo nulla sia cambiato nel mondo.
cristiani stessi sembra che soffrano più
degli altri… Lo spettacolo della chiesa perseguitata, la perdita dei valori
spirituali e umani, il dilagare del consumismo e della superficialità, tutto
questo ci abbatte e ci scoraggia.
Ci viene richiesta ogni giorno la capacità di affidarci a Dio, la
consapevolezza che Dio in Gesù cammina con noi e che si è fatto nostro compagno
di viaggio.
Ma purtroppo il più delle volte ci sentiamo abbandonati e soli nel nostro
dolore.
Questo silenzio di Dio pesa terribilmente su di noi, in un’epoca in cui si
avrebbe più che mai il bisogno di un po’ di tranquillità, non fosse che per
avere il tempo di respirare prima di riprendere il cammino.
Oggi noi cristiani siamo assaliti da problemi di ogni genere. La fede ha subito
la risposta al silenzio di Dio, che ci turba. Dio tace, ma ha parlato, ci ha
svelato il suo disegno misterioso sul mondo e sull’uomo.
È lui che ha previsto, ordinato, disposto tutto nella Sua Provvidenza amante e
attenta, fin dal primo giorno di questa creazione che trova il suo senso
soltanto nell’uomo.
Immagine di Dio, è dall’alba di questa umanità che trova il suo senso soltanto
in Gesù Cristo. Dio tace, ma il Suo Silenzio è una parola bruciante per tutti
coloro che lo cercano in atteggiamento da poveri, al di là di tutti i segni,
dei miracoli e dei prodigi, al di là delle troppe rassicuranti parole umane…
Fidiamoci di Dio perché è Padre.
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