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Coscì
di Orlandi Mario
Coscì,
smp’r
pu vech’i,
con
aciachi ch’i dur’n,
noaltri
d’ la vech’a guardia,
noaltri
ch’a vivev’n’ n po’ d’ fantasia,
a
lascian ‘l paeso ‘n man ai gion
ch’
gh’en, certo, anc se poghi,
ma
che a tut i pens’n
pù
che al paeso,
a
la nostra patria vera
ch’
la sa vist nasc’re
e
che ormai,
fra
non troppo,
la
s’ v’drà partire.
A
s’ n’ n’dan con tanti bei ricordi,
r’mpiangendo,
forse,
che
la lenta positiva ripresa
avrest’n
dovù,
noaltri,
‘ncominzarla
prima.
Così, sempre più
vecchi, con acciacchi che durano, noi della vecchia guardia, noi che vivevamo
un po’ di fantasia, lasciamo il paese nelle mani dei giovani che certo ci sono,
anche se pochi, ma che a tutto pensano più che al paese, a la nostra patria
vera.
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GESU' BAMBINO
di Anna Maria Tarolla
Dovevi
essere tu
quella
voce che ci chiama
e
indica la via.
Tu piccolo, povero, indifeso
come lo
siamo noi.
Tu uomo grande, misericordioso
come forse
non sappiamo esserlo noi.
Ci accomuna la nascita e la morte
e
questo cielo troppo grande
per gli
uomini soli.
Eppure quanto amore ne traspare!
Alla grotta ci guidò una stella.
Incerti, disperati siamo giunti
senza
sapere come.
Davanti a te
tutto
ha un senso adesso:
la
promessa che si compie,
la
serenità nostra di uomini redenti.
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Il Natale
di Adriana Polla
Non
serve festeggiare il Natale;
se il
Natale non è sempre dentro di noi!
“Gesù
Bambino”
illumini
i cuori degli uomini.
Natale 2013
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Buon anno amore ( A mio marito )
di M. G. Podenzana Belli
Buon
anno, amore,
che mi
guardi soddisfatto
con il
calice alzato
in
attesa di fare cin cin
con il
bicchiere.
Nel trillo augurale
l’incontro
di due cuori
sempre
innamorati
e il
desiderio di fare nostre
le cose
belle
che il nuovo
anno ci offrirà
(da
“Danza dell’anima”)
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Natale… ancora una volta!
di Franco Pedrinzani
Nella
notte che il tempo ha eternato
la
venuta del Messia,
il
mondo grappola di luci
ancora
una volta
il suo
presepe.
L’immensità del cielo
inascoltata
Sion,
consuma
sulla terra
la
morte, la vita che nasce,
sempre…
ogni giorno…,
nel Sahel, in Etiopia,
in
Afghanistan;
dove
miseria e sangue
tessono
l’odierna dimensione
dell’uomo.
Parole sillabate
avare
di promesse,
briciole
gonfie d’indifferenza,
chiudono
gli occhi alla realtà,
seppure
la porta del cuore
chiusa
ad ogni richiamo,
apre
sempre alla speranza.
E’ così che… ancora una volta,
l’uomo…
guarda come allora
cercando
un cammino certo
per un
alleluia ricco di povertà
che
ripresenta al mondo
un
bimbo dalle braccia aperte.
(da “Se mi chiami…”)
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San Silvestro
di Puglia Silvano
Siedo al tavolo consunto
fra residui di frugale pasto.
Ho il capo reclinato sulla mano.
Penso.
Penso alla mia vita,
ai pochi giorni lieti,
alle gioie non molto intense.
Quante vane speranze d’attesa.
Quanti sogni nati e morti
all’istante nel cuore.
Penso al sogno dei più
begli anni non realizzato.
Un altro arco di tempo è tramontato
ed io sono sempre lo stesso.
Galantuomo il tempo, che non
regala nulla a nessuno.
Regala gioie e dolori, e
a chi s’accontenta,
regala felicità.
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