Il cielo, oggi, è solido, compatto,
di un azzurro deciso, mattonella;
e, sotto, nivei cumuli di panna
tenuti in aria da un leggero vento;
in basso, tutto attorno all’orizzonte
addolcito da onde di colline
d’un ocra spento o giallo chiaro chiaro,
la vivida corona dei cipressi,
radici salde in terra e chioma in cielo,
a segnare, ben netto, quel confine.
Non c’è fumo di nebbia, né vapore;
ogni mistero e sciolto, disvelato.
E’ questo il regno della prima estate.