Ero
ancora bimbo e sentii la Tua voce
e nulla
fu perduto di ciò che mi chiedesti:
d’allora
mi sentii discepolo,
seminatore
del Tuo campo.
Passarono
stagioni
e, come
un’onda che carezza la riva,
in me
si ripeteva la Tua voce,
la
sentii nell’anima:
grande
come lo splendore della sera,
vivida
come la luce del mattino,
e mi
diede il coraggio di seguirTi.
Ti vidi
nel volto di un fanciullo,
nello
sguardo di un vecchio,
nella
gioia e nel dolore dell’uomo.
Riconobbi
il Tuo soffio d’amore
nell’aiuto
inesauribile
della
“Madonna Bianca”,
nelle
cose a Te più care,
in ogni
luogo, in ogni tempo
recai
il Tuo “Messaggio di Salvezza”.
Nel Tuo
nome insegnai
che la
vita è un dono,
l’attesa
una serenità,
la
morte è speranza.
Oggi,
come Apostolo,
aiutami
a confermare nei fratelli
i Doni
del Tuo Amore.
Dedicata
a mons. Virgilio Noè, elevato alla Dignità Episcopale - 6marzo 1982