Amici
per la pelle? Si è possibile, ne siamo testimoni
Tutti
sappiamo cos’è l’amicizia tuttavia darne una definizione è difficile. E’ un
sentimento che può unire tante persone e come l’amore nasce dal cuore, un bene
prezioso che va alimentato ogni giorno. Ognuno lo prova in modo diverso già da
piccoli quando gli amici sono i compagni di gioco della Scuola dell’Infanzia,
della Primaria e poi della Scuola Media. La
Scuola aiuta molto perché tra i banchi si possono stringere forti legami
che vanno oltre il suono della campanella. Scegliere un amico/a è sempre la
parte più difficile.
Come riconoscere un amico? Sono tanti i comportamenti affettuosi che però vanno
distinti dall’amicizia vera e propria. Un amico è una persona che non solo ti aiuta e ti sostiene nei momenti
difficili ma ti fa ridere e quando sei
con lui il tempo sembra volare. A lui/a
lei puoi confidare tutto, senza provare vergogna e sapendo che il tuo segreto
sarà al sicuro, sempre! L’amicizia è innanzitutto comunicazione tra due persone
che hanno in comune molte cose ma possono anche litigare. I contrasti fanno
discutere ma ci danno la possibilità di confrontarci e di crescere.
Non è facile mantenere il rapporto di amicizia che va coltivato con molti
ingredienti soprattutto FIDUCIA! Alcune persone dicono di non credere più
nell’amicizia perché la loro fiducia è stata tradita; ciascuno di noi tradisce
le aspettative degli altri, infatti siamo tutti più sensibili ai torti che
subiamo che a quelli che infliggiamo. Rimarrà comunque dentro di noi una
scintilla di quell’amicizia pronta a riaccendersi alla prima occasione. Con
l’irruzione dei social nella vita
quotidiana anche l’amicizia ne ha risentito notevolmente. Oggi è normale
per un ragazzino della nostra età vantare una lista più o meno lunga di amici
su face book o su altri social, abusando della parola “amico”, perché in realtà
quegli “amici” sono solo una lista di
nomi e raramente persone che conosciamo “in carne e ossa”. Inoltre i ragazzini
si chiudono in casa, incollati al loro computer, emarginandosi così dalla vita
reale fatta di giochi con gli amici nel parco. Il pericolo è che tra questi
amici virtuali possa nascondersi qualche malintenzionato che approfitti del
disagio di chi si illude che, solo in questo mondo virtuale, ci siano veri
amici. Spesso è una giungla con prede e predatori dove l’amicizia diventa
finzione e si corrono molti rischi.
Ci sono tanti tipi di amici: quello che è con noi dalla Scuola dell’Infanzia,
quello che viene da un Paese lontano… Il bello
di essere amici per la pelle è proprio questo: essere legati a qualcuno
oggi, domani e per sempre nonostante le differenze. (articolo di fondo di Emma Bianchi)
Progetti: Quando la
solidarietà a Scuola non è solo cuore
Gli
amici del Giacò: volontari per amicizia.
L’amicizia supera
ogni ostacolo anche quello della morte. Sì, avete letto bene, si può continuare
a essere amici anche dopo la scomparsa dell’amico, come ci dimostrano gli amici di Andrea Giacomelli
(Giacò), scomparso tragicamente il 30 dicembre 2010. Andrea è stato un noto e
stimatissimo commerciante, consigliere comunale di Castelnuovo Magra, dirigente
della locale Pubblica Assistenza nonché appassionato sportivo.
Molti ci provano, non tutti ce la fanno. Entrare nel mondo del volontariato
da protagonisti è facile a dirsi, molto più complicato se, come nel caso degli
amici del Giacò, si vuole intraprendere
un percorso di reale e fattiva collaborazione con il territorio.
L’Associazione senza scopo di lucro nasce per volontà degli amici di Andrea,
nel marzo 2011, al fine di compiere opere di beneficienza in memoria del loro
carissimo amico.
Tra le iniziative: feste, concerti e sottoscrizioni nelle quali i volontari
raccolgono migliaia di euro che donano in beneficenza a strutture ospedaliere
pediatriche (Roma e Genova); alle scuole di Castelnuovo Magra e Ortonovo,
perché l’amicizia non conosce confini.
Nel maggio del 2013 gli instancabili volontari del Giacò trasformano uno spazio
in disuso nella Scuola Media di Ortonovo
in un auditorium coloratissimo, poi
fanno accordare i pianoforti, comprano flauti e uno xilofono per la
sezione musicale; donano due giochi da
giardino per la nuova sede dell’Infanzia a Luni Mare, l’elenco è lungo, sempre
dalla parte dei bambini e di chi ha comunque bisogno di aiuto. Scelta motivata
ma difficile quella di Lorenzo e di tutti gli altri amici di Andrea che hanno
fatto del volontariato un vero e proprio progetto di vita.
(articolo
taglio basso di Janis Della Croce e Federica Bertolini)
La foto di Andrea Giacomelli è tratta dal quotidiano on line "Citta della Spezia e provincia"
Riflessioni: Galateo Whatsapp
(1C - The Best)
Per gli studenti di tutte le età connettersi è ormai un’abitudine. I social
network sono entrati prepotentemente anche nel mondo della scuola; alcuni
insegnanti hanno creato blog, usano face book o Whatsapp, scegliendo così di
stare in un gruppo ristretto con i propri studenti. Skuola.net pubblica i
seguenti dati: il 33% degli studenti usa il gruppo Whatsapp di classe per preparare compiti e
verifiche, ma il 50% lo fa per scambiare informazioni e il 9,6% per scherzare e
giocare. Anche noi abbiamo creato un gruppo classe Whatsapp per scambiare
chiarimenti, inviare compiti, variazioni di orario e immagini. Siamo riusciti a
coinvolgere anche la nostra prof. di lettere, all’inizio dubbiosa, indotta alla
resa dalle nostre suppliche e promesse di un uso rispettoso del gruppo una
volta suonata la campanella. Ed ecco l’idea di redigere un regolamento, una
sorta di “galateo” del gruppo Whatsapp - 1C The Best-. Dopo varie discussioni
si è deciso di stabilire cinque regole:
1) Coinvolgere tutti; 2) Non offendere; 3) Non seminare menzogne; 4) Condividere
qualcosa (hobby); 5) Silenzio, se non hai di che parlare.
Tutti, studenti e prof., “amici”. In questo caso gli amici sono i compagni di
classe, il rapporto c’è dentro e fuori la rete. E’ meno pericoloso rispetto al
viaggiare casuale e virtuale nella rete; inoltre c’è un adulto, il prof., che
deve mantenere i confini, come deve essere in un rapporto educativo. Non basta
mettere delle regole all’uso del gruppo-classe, bisogna che noi ragazzi siamo consapevoli
che i social vanno usati nel rispetto del prossimo dentro e fuori le aule.
(articolo spalla di Susanna Minucciani)
La
Redazione: La pagina è stata realizzata dagli studenti Axinte Stefan, Bertolini
Federica, Bertuccelli Lorenzo, Bianchi Emma, Bologna Gabriele, Ciobanu Daniela
C., Costache Alessia, Croci Leonardo, Costi Maria Luisa, D’Amato Clara, Della Croce Janis, Di Natale Brian, Gentili
Anna, Gentili Beatrice, Gentili Luca, Giannetti Pietro, Gonzales Rivier, Minucciani Susanna, Paladini Alice, Pezzica
Lorenzo, Poli Evelin, Ponzanelli Matteo, Sozzi Sara, Tavolaccini Sara, Tesconi
Geremia. Le vignette sono state realizzate da Emma Bianchi - Federica Bertolini
- Janis Della Croce- Susanna Minucciani- classe 1C- Scuola Media C.
Roccatagliata Ceccardi- Istituto Comprensivo di Ortonovo. I docenti - tutor
sono Francesca Bassani e Lucio Cesarini. Il Dirigente Scolastico è il prof. Roberto Stasi.