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Ricerca storica
di I nostri ragazzi
Un amico un
giorno ci ha consegnato una busta con dentro le copie di una ricerca fatta circa vent’anni fa da uno dei suoi figli sul
territorio di Ortonovo. Senz’altro pensiamo che sia stata curata dal prof.
Franco Marchi, il quale ci teneva molto a queste ricerche e crediamo inoltre di
fare cosa gradita ai lettori pubblicarla, dato che è già un po’ di tempo che
non pubblichiamo più articoli su questo argomento.
ORTONOVO
Verso
l’anno 1000 nella vallata del Parmignola inizia quello spostamento di
popolazione che ha interessato tutta la storia d’Italia. Già da alcuni secoli
la città di Luni non era più sicura e gli abitanti avevano iniziato a risiedere
più addentro, cominciando a coltivare i terreni collinari. Infatti già da un
certo tempo si parla degli abitanti di ‘Luna’ e di quelli di ‘Sopra Luna’.
Lungo la via Luni-Lucca esisteva fin dalla prima metà del X secolo un borgo
chiamato Iliolo. Ottone I, imperatore del Sacro Romano Impero, con un diploma
del 19 maggio 963, confermava quale proprietà del vescovo Adalberto di Luni
questo borgo. Risale a quegli anni
l’erezione della chiesa di San Martino, in stile romanico come è evidente dalla
sua struttura architettonica. La chiesa di stile romanico aveva un’altra
configurazione, diversa da quella attuale: non esisteva la scalinata in quanto
l’accesso era dato dalla strada in acciottolato che proseguiva poi da un lato
per Ortonovo e da un altro per Nicola. La chiesa, come si può notare, ha
diversi marmi che provengono dalle chiese e dalle case di Luni.
Accadono nel territorio della vallata del Parmignola profondi mutamenti
politici e amministrativi: Iliolo e il borgo attorno alla chiesa avevano, nel
secolo X e XI come ‘ville’ dipendenti, Nicola e Ortonovo (come già sappiamo), e
la chiesa di San Martino era anche la loro chiesa in quanto solo
successivamente in questi due borghi sorsero e vennero eletti degli oratori e
poi, molto dopo, delle chiese parrocchiali. In questo periodo si ha il
trasferimento della sede vescovile da Luni a Sarzana.
Nel 1300 la malaria, che a varie riprese aveva imperversato, in diversi secoli,
nelle terre del piano, costrinse il parroco di Iliolo e i suoi abitanti a
trasferirsi a Ortonovo. Ritroviamo menzione di Iliolo in un diploma del 1584
che offre il resoconto della visita del vescovo di Sarzana ad Ortonovo (con il
suo santuario costruito da pochi anni) e in tale documento si parla della
chiesa di San Martino di Iliolo con il titolo di parrocchia, mentre la chiesa
di Ortonovo è chiamata ‘oratorio’; ma il rettore di quest’ultima chiesa risiede
a Ortonovo e a cura del numero dei suoi abitanti (600 circa), mentre ad Iliolo
ne rimanevano solo un centinaio. Ortonovo diventerà così Comune e sede comunale
e avremo il suo trasferimento a Casano nel 1877.
(fine
prima parte)
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IL 70° ANNIVERSARIO DELLA LIBERAZIONE
di I nostri ragazzi
Lodevole è stata l’iniziativa della Scuola
Media “Ceccardo Roccatagliata Ceccardi” in occasione del 70° anniversario della
Liberazione.
Venerdì 24 aprile, prima della conferenza del dott. Giorgio Pagano,
co-presidente del Comitato Provinciale della Resistenza, i ragazzi delle classi
terze hanno spiegato la Resistenza agli alunni delle classi quinte delle scuole
primarie di Isola e Caffaggiola, commentando con fotografie, disegni e testimonianze
scritte, episodi avvenuti nella nostra zona dal 1943 al 1945.
Al termine della conferenza, alla quale oltre a Giorgio Pagano è intervenuto
portando la sua testimonianza il partigiano Luciano Danieli, presidente della
Sezione ANPI di Ortonovo.
Gli allievi delle classi della Scuola Media a indirizzo musicale, assieme ai
loro insegnanti, hanno suonato e cantato “O bella ciao” provocando emozione tra
i presenti e in special modo dei Partigiani.
La commemorazione del 25 aprile ha avuto il seguente svolgimento: nella prima
mattinata sono state deposte corone di alloro nel Palazzo Comunale, al
monumento ai Caduti nel cimitero di San Martino e al monumento al Partigiano in
piazza 25 Aprile a Isola.
Alle ore 10, a Luni Mare, presso la Scuola dell’Infanzia, è stata celebrata
all’aperto la Santa Messa in suffragio ai caduti officiata dal parroco, don
Carlo Cipollini, accompagnato dal piccolo ma valente coro delle bambine della
chiesa parrocchiale di Luni Mare.
Alle ore 11 è stata intitolata l’area antistante la Scuola con lo scoprimento
di una lapide in memoria del partigiano Gino Cervia caduto in combattimento il
29 novembre 1944 nelle colline di Ortonovo.
La manifestazione si è conclusa con gli interventi del Sindaco, Francesco
Pietrini, del presidente dell’ANPI Luciano Danieli, del giovane Antonio
Pasteletto e, come oratore ufficiale, dal senatore Massimo Caleo.
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