Dorme
la mia poesia. Non la svegliate!
Ché, se
si desta, non saprà cantare
albe,
tramonti, soli radiosi,
fresche
sorgive e boschi profumati,
come
solo sa fare; ma, esitante,
grandinata
da nembi tempestosi,
che le
scagliano addosso di continuo
guerre
atroci, massacri e insane gesta,
non
potrà più ispirarsi a quella fonte
limpida
e pura, rilucente specchio
di una
bellezza intatta, ormai perduta,
stretta
d’assedio e già vinta e violata.
Dorme
la mia poesia. Non la svegliate!