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Il Messaggio del Natale
di M. G. Perroni Lorenzini Da ‘La preghiera di un poeta’
Non su
foglie di quercia sparse al vento
o entro
tronche parole di Sibilla:
nella
voce degli Angeli è il Messaggio
o nel
grido di anime anelanti
a gioia
viva, amore e pace vera.
Il
suono è chiaro, limpido, squillante,
richiama
a soavissima innocenza,
nell’attimo
più puro, più perfetto;
è il
cuore dell’Eterno che ivi batte…
Che
l’orecchio dell’uomo non sia sordo!
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Io credo in Te
di Adriana Polla Natale 2014
Ogni
anno a Natale
si
ripete l’evento più bello:
a
Betlemme, in una grotta,
magica
è la notte.
Giace,
posto in una culla di paglia,
attorniato
da Maria e Giuseppe,
la
stella più fulgida dell’universo.
E’ nato
Gesù!
Nel
guardare il Bambinello
esulta
il mio cuore
sprigionato
da tanta tenerezza.
Gesù
Bambino,
io
credo in Te,
forza
del domani
che
opprime le paure,
mentre
il tuo divino Amore
entra
in ogni casa
e
scalda il cuore dell’umano.
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Natale
di Franco Zucconi
Scorre
il fiume della vita
nel suo
alveo di crude realtà,
dove
nei suoi gorghi si mescolano
le
parole di ogni giorno.
Ma i
rintocchi delle campane
del
magico Natale
cancellano
ogni paura:
i cuori
sono aperti all’amore,
i
borghi si riempiono
di ciarle
delle comari,
il fumo
acre si leva dai camini,
le
grida dei fanciulli
echeggiano
ovunque.
Si
respira amore
nel
giorno del Signore:
cantate
le lodi di chi vi ha amato
fino al
suo sacrificio.
Non
spegnete questa magica atmosfera
facendo
straripare il fiume della vita.
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San Silvestro............Acqua
di Silvano Puglia, da ‘I pensieri e l’anima’
Siedo
al tavolo consunto
fra
residui di frugale pasto.
Ho il
capo reclinato sulla mano,
penso
alla mia vita,
ai
pochi ricordi lieti,
alle
gioie non molto intense.
Quante
vane speranze d’attesa!
Quanti
sogni nati e morti
all’istante
nel cuore!
Penso
al sogno
dei più
begli anni non realizzato.
Un
altro arco di tempo è tramontato
ed io
sono sempre lo stesso.
Galantuomo
il tempo,
che non
regala nulla a nessuno;
regala
gioie e dolori,
e a chi
s’accontenta
regala
felicità.
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Acqua
limpida e pulita
come
coscienza d’infante.
Un
giorno
sulla
tua chiara anima
mi sono
specchiato,
ed
immerso in te.
Eravamo
felici in due.
Ora non
sei più
limpida
e pulita,
sei
torba e amara
come le
lacrime
che
rigano la mie guance.
Tu mi
ridesti ricordi.
(da ‘Di
cuore...d’amore-1981)
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Cecidere manus patris
di Padre Alberto Beggi, domenicano
Interiorità
scavata
nell’immagine
paterna
lievita
sentimenti
la
misura
sapida
di vita.
Sulle
scale dell’atrio
le
contate primavere
sono
profumo di finezza
quando
anch’io scenderò
con
i tuoi occhi
mano
nella mano
verso
la mensa
del
non finito Amore,
interiorità
per riconoscermi
sale
sacro della terra,
vado
in silenzio
cercatore
del
tuo silenzio,
Bontà,
per nascere di nuovo.
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La morte del poeta
di M.G. Perroni Lorenzini Da ‘L’ultimo angelo’
Il corpo, già stanco ormai,
vede la propria morte;
ma la vorrebbe bianca,
una splendente neve
a proteggere, intatta,
quel bottino segreto;
fino a che, per mistero,
in un nuovo tepore,
da lì rinasceranno
primule e
violette
e tremuli giaggioli.
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Aia mia
di Roberto Bologna 1986
Aia di
mille ricordi,
lieve
discesa ruvida
che
tanto amavi
scorticarmi
le ginocchia.
Ornata
di piante rosse,
sempre
e solo all’ombra di queste
solevo
sedermi,
stanco
del vivere per finta.
Fra una
colata di cemento
e una
piastra nuova,
ora ti
odiavo,
ora ti
amavo;
ma
oggi, senza sentimento,
mi
accingo a calpestarti.
Come da
bambino
il dì
di pioggia
vedevo
ingoiare il mio gioco
da quel
tombino al centro;
ora se
vanno
per la
medesima buca
i
ricordi miei.
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