Ascoltate
tutti quanti l’orazion di santa pia:
l’è la vita di Maria ch’io vi voglio raccontar.
Dalla
stirpe di Davide la gran Vergine nascea,
essa
è nata in Galilea, fu suo padre Giovacchin.
La
sua madre fu sant’Anna, donna giusta e timorata,
era
già in età avanzata senz’aver nessun figliuol
e da
tutti era schernita perché figli non faceva:
al buon
Dio si rivolgeva con tantissime preghiere.
Un
bel dì san Giovacchino, mentre stava a pascolar,
davanti
a sé vide arrivar un bell’Angel del Signor
che
gli disse: “O Giovacchino, benché vecchia,
una
bambina molto bella e ben carina,
la
tua moglie pure avrà,
ed
appena sarà nata metterem nome Maria,
sarà
madre del Messia, Gesù Cristo salvator.
E
all’otto di settembre da sant’Anna umile e pia
venne
al mondo la Maria dell’aurora allo spuntar.
La
celeste bambinella si allevava santa, umile, dolce
e
ubbidiente ai suoi cari genitori;
alla
festa andava in chiesa tutta buona e moderata
da
sant’Anna accompagnata e dal padre Giovacchin,
se
vedeva un pastorello ne faceva sussistenza,
ne
faceva un’accoglienza tutt’amore e carità.
All’età
di quindici anni la gran Vergine Beata
s’è
ben presto ammaritata, tutta piena di virtù.
Si
sposò con san Giuseppe, uomo giusto e timorato,
per
la gloria del Signor.
Ed
il 25 marzo scese l’Angelo Gabriele che le venne ad annunciar:
“Ora
tu concepirai un fanciullo prediletto
ed
al santo pargoletto metterai nome Gesù”.
E
Maria con san Giuseppe, tutti e due uniti assieme,
sono
andati a Betlemme per decreto del Signor.
Giunti
là in una capanna quasi mezza diroccata,
la
gran Vergine Beata partorisce il Salvator.
Là,
di notte, in una stalla, nel rigido e crudo inverno
diede
alla luce il Verbo Eterno per l’aurda Redenzion.
Ben
passati gli otto giorni, al sacro tempio sono andati,
Simeone
gli ha ben contrati e così li favorì:
“Questo
povero fanciullo sarà tutto flagellato
per
cagion del gran peccato, tutto il sangue spargerà.
E
tu, donna benedetta, soffrirai dolori atroci,
lo
vedrai morire in croce con spietata crudeltà”.
All’età
di dodici anni il fanciullo fuggì via,
san
Giuseppe con Maria lo andarono a cercar.
Lo
cercaron per tre giorni con affanno e gran dolore,
lo
trovaron fra i Dottori, là nel Tempio a discutér.
Egli
disse: “O Madre, addio, il mio tempo è terminato
per
cagion del gran peccato sulla croce morirò.
E
Maria lo strinse al seno e dal dolor ne venne meno
perché
resister non può più.
Ben
passati i tre giorni è Gesù risuscitato
ed
al Ciel se n’è tornato con gran pompa e con amor.
E
Maria rimase in terra in una vita immacolata
e da
morte trapassata, anche lei se ne morì.
Ed
il quindici d’agosto, lo diciam con santo zelo,
la
Madonna fu assunta in Cielo.
Da
lassù, dal Paradiso, prega sempre il caro Figlio
che
ci liberi dal periglio e dal demonio tentator.