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PACE
di Mohawk (tribù degli indiani Irochesi)
Pace non è solo
Il contrario di guerra,
non è solo lo spazio
temporale
tra due guerre,
pace è di più:
pace è la legge della vita
umana.
Pace è quando noi agiamo
In modo giusto
e quando tra ogni essere umano
regna la giustizia.
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Diagnosi: grazie, dottore
di Adriana Polla Luciani
Grazie,
dottore,
di
tutto l’aiuto che mi hai dato;
non è
facile parlare al malato,
e tu
l’hai fatto.
Nei
tuoi occhi ho letto il dolore;
il tuo
lavoro è duro, dottore,
a volte
anche penoso,
ma per
te è missione.
Grazie,
dottore,
hai
intuito il mio tormento,
compresa
la mia pena;
hai
fatto luce nella mia mente;
io, per
un istante
non
volli intender niente.
Ora ho
capito:
in te
ho trovato
il
medico e l’amico.
Hai
placato le mia disperazione,
vigore
hai ridato alla mia vita.
Sarzana,
28 luglio 1976
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A Martina
di Silvano Puglia
Ti vedo
crescere
nel
corpo
e nella
mente.
Tu stai
per entrare
nei
tuoi sogni.
Il
tempo
è
volato via.
Si è
perso lontano
il
ricordo dell’infanzia.
Le tue
bambole, ora,
riposano
sovente.
Ricamo
e uncino
danno
più profitto.
I tuoi
gesti sono sicuri,
la tua voce è ferma.
A me non resta
che
guardarti
con un
solo rimpianto:
quello
di non averti
tenuto
di più
sulle
ginocchia.
Con
questo numero de ”Il Sentiero” iniziamo la pubblicazione di una serie di
poesie, raccolte in un libro, “Di
cuore…d’amore”, edito dalla SEA di Carrara nel 1981, di Silvano Puglia,
poeta autodidatta recentemente scomparso.
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Inutile poesia
di M.G. Perroni Lorenzini
Veste
di velo sottilissimo
che ti
frantumi sotto la bufera…;
voce
d’usignolo prigioniero
che non
vuoi più sperare nel miracolo…
dolcissimo
Pierrot…,
piangi
un’eterna lacrima,
osservando
la ridda della giostra,
che ci
trascina nel suo folle giro.
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Amore
di Marisa Lisia
In che modo posso amarti,
o Signore?
In una piccola carezza ed un aiuto,
nelle vesti d’un povero?
Nel cuore di chi ha
un devastante dolore?
Nel palpito del mio cuore
irrequieto?
Nelle spoglie d’un implacabile
nemico?
Nell’ammalato e
nelle meraviglie del creato?,
Nei miei virgulti o
nei fuorvianti e universali profeti?
Negli occhi innocenti
dei fanciulli?
Oh, le tue sembianze!
Meraviglia!
Signore, fatti trovare,
che ti ho tanto cercato:
mia musa ispiratrice, t’amo!
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Guerriero
di Roberto Bologna, settembre 1985
Tu non
vieni mai
a trovarmi;
sei
troppo orgoglioso
per
gettar le armi…
e
allora
vivi
quel che resta,
perché
presto verrò io,
lesta,
e ti
porterò
in un
deserto di vita
dove
invocherai
la pace
infinita.
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Momento di luglio
di Anna Maria De Ghisi, 19 luglio 1978
In
questo luglio afoso
d’un
azzurro opaco
s’è
fatto pianto
il
sudore della terra.
In una
rete di giorni monotoni
in cui
si frange
solo un
frinire di cicale,
è
facile cedere alla brama
d’essere
altrove.
Con le
mani protese
oltre
la finestra
e il
pensare vagabondo,
inseguo
nel cielo vuoto d’illusioni
la scia
d’un aereo solitario
nel suo
volo
oltre
l’orizzonte.
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