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MUSICA E MARE: QUESTA E’ GENOVA
di Lucrezia Pucciarelli, 2^C
Oggi,
20 Febbraio, i ragazzi della scuola media di Ortonovo sono
alla scoperta della città di Genova, tra Galee e musica… Un caloroso applauso delle classi 2^ e 3^ C
della scuola media di Ortonovo accoglie il giovane e bellissimo violinista
David Garrett, che si è appena esibito in uno dei suoi fantastici brani
accompagnato dall’orchestra del teatro Carlo Felice di Genova. Il teatro è
splendido: le decorazioni ricordano le pareti tipiche delle case, sembra di
essere in una piazza. Le note del violinista risuonano per tutto il teatro,
fino ad arrivare alle orecchie dei ragazzi che le ascoltano alcuni divertiti,
altri meno. Gli alunni e i docenti sono arrivati circa mezz’ora
prima che iniziasse lo spettacolo in Piazza De Ferraris, al centro di Genova,
dopo quasi due ore di pullman e si sono subito diretti al teatro. Dopo aver ascoltato anche una bella sinfonia
eseguita solo dall’orchestra ecco il momento, forse quello più atteso dagli
studenti: il pranzo al Mc Donald’s! Sono le due e i ragazzi devono ripartire “a
pancia piena” per andare a visitare il Museo del Mare o Galata. Qui si dividono
in due gruppi: uno interamente composto dagli alunni di seconda e uno da quelli
di terza, entrambi accompagnati da una guida. Il
viaggio per mare… indietro nel tempo inizia dalle prime navi dell’antica
Repubblica di Genova (le Galee) che potevano essere a vela o a remi. Le navi a
remi erano composte da centinaia di file di remi. Per ogni remo c’erano tre
rematori diversi: uno schiavo che per la maggior parte delle volte era arabo,
un forzato italiano che parlava il dialetto della sua città e un Bonavoglia
genovese, affinché non potessero comunicare tra di loro. Facendo un passo
avanti nel tempo la guida mostra ai ragazzi le prime navi italiane di migranti,
che potevano essere dirette in brasile, in America del Nord o in Argentina. Una
volta arrivati a destinazione i migranti venivano sottoposti a dei test e, in
base alle loro risposte, venivano accettati nel nuovo paese o rispediti a casa.
Le “ navi del tempo” sono arrivate nel porto e purtroppo per i ragazzi è
arrivata l’ora di tornare a casa, stanchi ma felici.
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