N° 3 - Marzo 2013
I nostri poeti
  Al Papà
di Andrea Valentini


 
 
 

Non si vedono nella tua fronte

il sapere della tua esperienza,

della tua saggezza.

Respirando l’aria di mare,

buona, saporita,

mi perdo negli incavi della tua fronte

espressiva, piena di timori e preoccupazioni,

di generosità e affetto.

 
 
 

  GETZEMANI (I)
di Padre Maurilio Montefiori


 

 

 

Era la sera di tutti i misteri

e non riuscivi a por fine

a tutto il tuo dire.

Ma quando uscivi dal cenacolo

scendevi nella tenebra

e ti si spalancava la notte

dell’abbandono del Padre.

Amore ti chiamava

al terribile impegno

con la volontà superna

quando l’eterno abbraccio

del Padre e del Figlio

sembravan distanziare

il cielo e la terra.

Oh, come ti vide l’angelo

adorante

a te mandato per pietà!

Eri piegato sulla pietra

e gridavi

la tua preghiera di sangue.

portavi il peccato di tutti

e te n’addossavi l’iniquità,

mentre attendevi l’incontro,

e il bacio di Giuda.

 

 

 

  LA FORTU’ E LA RITA
di Mario Orlandi


 
 
 

La corta la r’mbombe

d’la gosc’a d’la Fortù

ch’la ch’ame ‘l su Lidio

semp’r a girare

anc se ‘l campanon gh’a sonà

da ‘n bel po’.

La Rita, sbastì i calzon,

pronti ormai p’r Livié da stirare,

d’arepr l’uscio e la disje:

“O Fortù, ormai che la boca

t’lè aperta,

ch’ame anc ‘l mi di ragazi…”.

E i ragazi gh’ariv’n lenti,

e ‘n po’ ‘n ritardo,

a magnar tant m’n’stron

con poga cod’ga,

pr’arpartir a c’rcar d’ la covata

‘n t’la P’rtera.

Solo al son d’la fasjolara,

che Gh’ugh’an i dur ‘n bel po’

p’r ‘nvitar i luntan

a rientrar al paeso,

i ragazi gh’arvegn’ a ca,

strachi e afamà,

mentr la dona d’ntorn ai fornei

la s’ fan la crosja.

                                          

 

 

FORTUNA E LA RITA-  La “corte” rimbomba della voce di Fortuna (Cecchinelli, fornaia in piazza della chiesa) che chiama il suo Lidio, sempre a girare, anche se il campanone ha suonato da un pezzo. Rita (moglie di Oliviero, il sarto -davanti al forno-), sbastiti i pantaloni, pronti ormai per Oliviero, da stirare, apre la porta e dice: “O Fortuna, ormai che la bocca l’hai aperta, chiama anche il mio ragazzo…”. E i ragazzi arrivano lenti, e un po’ in ritardo, a mangiare tanto minestrone con poca cotica, per ripartire a cercare nidi nella Pertera. Soltanto al suono della “fagiolara” (suono delle campane due ore prima del tramonto: il tempo giusto per cuocere i fagioli), che Giuliano durava un bel po’ per invitare i lontani a tornare al paese, i ragazzi ritornano a casa, stanchi e affamati, mentre le donne attorno ai fornelli si segnano con la croce.
 
 
 

  PENSOSO
di Roberto Bologna


 
 
 

Seduto,

mi reggo la testa con la mano

e, cercando il sole fra le nuvole,

scruto lontano.

E all’orizzonte infinito

mi par di vedere un amore,

un atto che ripeto ormai da sempre,

come un macabro rito.

Perché l’amore

vuol così un triste fato;

da quando io vivo per te

si tramuta in un cuore malato.

 
 
 

  Sulla cala di Portovenere
di Anna Maria De Ghisi


 
 
 


Qui dove specchia il cielo

e le barche sembrano

bocche aperte a bere il sole,

il forte odore che sale dal fondo

nutre il tuo cuore.

 

E tu pescatore,

povera figura umana

sui cordami del molo,

che flutto logora e il sale,

dormi.

 

Forse sogni lavacri di maree

che annegano i trionfi della vita,

o il mare, tua dimora notturna,

dove si perdono

con luci di lampare, i desideri

 

          (da ‘Incantevoli silenzi’, ed. Giacchè)
 
 
 

  UN ETERNO FLUSSO
di M.G. Perroni Lorenzini


 
 
 

E non riesco ancora ad accettare

Che l’orma mia leggera evanescente,

appena un’ombra sulla rossa arena,

già venga cancellata dal risucchio

inesorabile di un eterno flusso.
 
 
 

  UNA ZOLLA DI TERRA
di Ugo Ventura


 
 
 

 

Ogni mese io ricevo ‘Il Messaggero’

che mi giunge dalla terra di Ichinusa.

Esso è ricco di commento e fatto vero,

integrato di poesia a dolce Musa.

 

Tratta di cenni della storica Sardegna,

dei Nuraghi, delle coste tanto amate;

parla tanto della gente molto degna

che non scorda quelle terre frastagliate.

 

Come madre scrive e soffre per i figli

che gli chiedon garanzia pel domani:

sempre prodiga d’amore e di consigli

raccomanda, elargisce a piene mani.

 

‘Messaggero’, dai notizie tanto attese

nelle case dove vive l’emigrante;

quando arrivi io rivedo il mio paese,

vedo il mare, l’Orthobene e sacre piante.

 

Una nave solca il mare sempre verde

ed è piena di ricordi e nostalgia;

porta i cuori d’un passato che non perde

l’amicizia del passato, Terra mia!

 

Sul pennone tanto alto, non par vero,

la bandiera ‘4 mori’ è sventolante;

porta al centro la gran scritta ‘Messaggero’:

la tua terra ti richiama, o emigrante!

 

(al mensile ‘Messaggero Sardo’)

                                                                     
 

<-Indietro
 I nostri poeti
 Storie dei lettori
 Spiritualità
 I nostri ragazzi
 La redazione
 Galleria Foto
 E Mail
Lunae Photo
Archivio
2022
n°6 Giugno
n°5 Maggio
n°4 Aprile
n°3 Marzo
n°2 Febbraio
n°1 Gennaio
2021
n°10 Dicembre
n°9 Novembre
n°8 Settembre-Ottobre
n°6 Giugno/Luglio
n°5 Maggio
n°4 Aprile
n°3 Marzo
n°2 Febbraio
n°1 Gennaio
2020
n°11 Dicembre
n°10 Novembre
n°6 Settembre-Ottobre
n°5 Giugno
n°4 Aprile
n°3 Marzo
n°2 Febbraio
n°1 Gennaio
2019
n°10 Dicembre
n°9 Novembre
n°8 Ottobre
n°7 Agosto-Settembre
n°6 Giugno-Luglio
n°5 Maggio
n°4 Aprile
n°3 Marzo
n°2 Febbraio
n°1 Gennaio
2018
n°11 Dicembre
n°10 Novembre
n°9 Ottobre
n°8 Settembre
n°7 Luglio-Agosto
n°6 Giugno
n°5 Maggio
n°4 Aprile
n°3 Marzo
n°2 Febbraio
n°1 Gennaio
2017
n°11 Dicembre
n°10 Novembre
n°9 Ottobre
n°8 Settembre
n°7 Luglio-Agosto
n°6 Giugno
n°5 Maggio
n°4 Aprile
n°3 Marzo
n°2 Febbraio
n°1 Gennaio
2016
n°11 Dicembre
n°10 Novembre
n°9 Ottobre
n°8 Agosto-Settembre
n°7 Luglio
n°6 giugno
n°5 Maggio
n°4 Aprile
n°3 Marzo
n°2 Febbraio
n°1 Gennaio
2015
n°11 Dicembre
n°10 Novembre
n°9 Ottobre
n°8 Agosto-Settembre
n°7 Luglio
n°6 Giugno
n°5 Maggio
n°4 Aprile
n°3 Marzo
n°2 Febbraio
n°1 Gennaio
2014
n°10 Dicembre
n°9 Novembre
n°8 Ottobre
n°7 Agosto-Settembre
n°6 Giugno-Luglio
n°5 Maggio
n°4 Aprile
n°3 Marzo
n°2 Febbraio
n°1 Gennaio
2013
n°10 Dicembre
n°9 Novembre
n°8 Ottobre
n°7 Agosto-Settembre
n°6 Giugno-Luglio
n°5 Maggio
n°4 Aprile
n°3 Marzo
n°2 Febbraio
n°1 Gennaio
2012
n°10 Dicembre
n°9 Novembre
n°8 Ottobre
n°7 Agosto-Settembre
n°6 Giugno-Luglio
n°5 Maggio
n°4 Aprile
n°3 Marzo
n°2 Febbraio
n°1 Gennaio
2011
n°11 Dicembre
n°10 Numero speciale
n°9 Novembre
n°8 Ottobre
n°7 Agosto-Settembre
n°6 Giugno-Luglio
n°5 Maggio
n°4 Aprile
n°3 Marzo
n°2 Febbraio
n°1 Gennaio
2010
n°10 Dicembre
n°9 Novembre
n°8 Ottobre
n°7 Agosto-Settembre
n°6 Giugno-Luglio
n°5 Maggio
n°4 Aprile
n°3 Marzo
n°2 Febbraio
n°1 Gennaio
2009
n°11 Edizione speciale
n°10 Dicembre
n°9 Novembre
n°8 Ottobre
n°7 Agosto-Settembre
n°6 Giugno-Luglio
n°5 Maggio
n°4 Aprile
n°3 Marzo
n°2 Febbraio
n°1 Gennaio
 
     
 Copyright 2009 © - Il Sentiero. Bollettino Interparrocchiale di Ortonovo (SP) Crediti