N° 2 - Febbraio 2013
Spiritualità
  Questo Gesù
di Un’assidua lettrice


 
 
 

“Questo Gesù che vi ha lasciato per salire al cielo,

un giorno ritornerà come lo avete visto partire”  (Atti 1-11)

 

                Questa è la frase su cui mi sono soffermata aprendo, questa mattina, il “manuale di comportamento” per la nostra salvezza: il Vangelo di Gesù. Penso che ognuno di noi per poter svolgere in maniera corretta i propri ruoli deve leggerlo e cercare di metterlo in pratica; solo così si arriva alla giustizia vera: rispettandoci, mettendoci uno nei panni dell’altro, iniziando la nostra personale conversione in mezzo agli altri. Ebbene, anch’io, fino a qualche anno fa, non volevo essere informata, non ci davo la giusta importanza, non seguivo i consigli di Giovanni Paolo II (non aprivo quella famosa porta); eppure alla Messa ci andavo e ogni volta professavo il Credo. Io sentivo e non ascoltavo; pregavo senza dare completamente importanza alle parole che dicevo; facevo scorrere la vita senza leggere e meditare il Vangelo, senza pensare che mi toglievo il mio più grande “investimento”; non salvaguardavo la mia anima come facevo per il mio corpo; non cercavo un bravo “medico” (padre spirituale che ti aiuti). Ho anche pensato a quante altre cose non facevo pur credendo (la recita del Rosario, l’adorazione eucaristica); ero all’oscuro della Divina Misericordia e del suo grande significato: Gesù è anche misericordioso oltre che giusto, sempre ci perdona e ci dà l’opportunità di ricominciare. Basta riconoscere dove abbiamo sbagliato e non vedere solo gli errori degli altri.

 Fino a poco tempo fa non sapevo dell’apparizione di Gesù a suor Faustina; delle apparizioni di Medjugorie; non vedevo neppure la bella foto della Madonna di Madjugorie davanti al laboratorio Felici (ci passavo davanti una marea di volte), lì sulla via Aurelia; non sapevo che proprio lì era stata fatta la statua che si trova sulla montagna a Medjugorie. Inoltre, fino a un mese fa, non sapevo della preziosa reliquia che è custodita qui vicino, a Sarzana, nella chiesa di S. Maria Assunta: la reliquia del Preziosissimo Sangue di Gesù, giunta miracolosamente da Gerusalemme fino a Luni antica.

L’otto dicembre scorso mi trovavo con mio marito in giro per Sarzana. Passando davanti alla cattedrale siamo entrati e ho scoperto che in occasione dell’entrata in Sarzana del nuovo  vescovo, Luigi Ernesto, quello stesso giorno la reliquia era esposta all’adorazione dei fedeli. Ho chiesto ad una signora e questa mi ha dato alcune notizie di questa importante reliquia. Tornata a casa ho poi scoperto (ho fatto scaricare del materiale su internet) che addirittura tre Santi sono venuti in pellegrinaggio a Sarzana: S. Francesco, S. Domenico e S. Caterina da Siena.

Venerdì 4 gennaio, primo venerdì del mese, avendo letto dell’esposizione della reliquia alle ore 16,30, sono partita apposta per rivederla; non credevo di assistere a una così bella cerimonia: è stato tutto meraviglioso. Mons. Piero Barbieri ha raccontato la storia della reliquia ed ha aggiunto che molte persone del posto non approfittano di queste occasioni mentre lo fanno altri che giungono da molto lontano.

Le emozioni provate sono state veramente tante e forti, ma non racconto altro perché se qualcuno volesse andarci e provare di persona penso che sarebbe molto più bello e che viva direttamente le sue emozioni. Buon Anno della Fede a ciascuno di noi.

                                                                                             

 

 

  RIMEMBRANZE
di Marisa Lisia


 
 
 


             è ancora nell’aria; il freddo pungente si fa sentire più che mai, ma la gioia del Natale ci riscalda ancora il cuore. Il mio piccolo presepe è allestito come a Natale e lo terrò ancora per molto tempo: le statuine fanno bella mostra di sé insieme alle lucine rosse.

            Ogni anno in questo periodo un ricordo della mia infanzia mi ritorna in mente nel giorno dell’Epifania. Ricordo quel giorno come ora; ero tutta euforica e attendevo la Befana ed i doni che mi avrebbe portato calandosi dal camino; aspetto, trepidando, lo scoccare della mezzanotte: ecco, è l’ora! Mi precipito in cerca dei doni…ma che delusione! Che ci trovo sotto il camino? Una microscopica calzetta con poche caramelle e carbone (di zucchero s’intende). Povera Befana, doveva essere ben poverella! Ma allora non me ne intendevo di certe cose; oggi sono rammaricata per lei. Per quanto riguarda il carbone ci stava a meraviglia perché, per chi non lo sapesse, ero una vera monella tutto pepe, e questo è dire poco. Al momento il mio pensiero sarà forse infantile, ma sono sempre convinta che ad ogni anno, per le feste, nessuno penserà a me; questo però non avviene quasi mai, per mia fortuna.

            Quest’anno per Natale una persona davvero speciale è venuta a farmi gli auguri a casa, porgendomi con molta gentilezza una borsata di buone cose. Penso, grata, tra me e me: che bella calza quest’anno ho ricevuto!

            Ho gradito  molto il suo pensiero, ma la cosa più bella è stato il suo sorriso che solo il Signore gliene può far dono! Grazie, mia cara amica, del bel pensiero!

                                                                                             

 

 

  MEDITAZIONE
di Chiara Lubich


 
 
 

           

Il Vangelo non è veramente capito. Perché se lo fosse,non occorrerebbe altro per la rivoluzione sociale… . Ma occorre avere il coraggio d’impiantare una rivoluzione sulla Parola di Dio… Si direbbe che le sue parole finora non sono state capite. Il fatto è che si dà al Vangelo solo la dimensione spirituale, mentre esso ha anche la dimensione umana perché Gesù è uomo di Dio.

            Verrebbe da dire che non è capito Gesù. Un Dio infatti che si fa uomo e viene sulla terra, volete che non risolva i problemi? Non è venuto solo per salvarci l’anima e portarci in Paradiso! E’ venuto anche per sfamarci. Anzi metà della sua vita l’ha passata a guarire gli ammalati, a risanarli, persino a risuscitare i morti. La sua vita quindi è proprio umana e divina.

            Non crediate che il Vangelo sia una cosa spirituale soltanto, il Vangelo è la cosa più concreta che ci sia perché Gesù Cristo è il Dio fatto Bambino che si tocca, è il Dio che è cresciuto, è diventato Uomo con le facoltà dell’uomo, con una mente umana, Lui, Dio, il Verbo! Ma volete che la mente di Gesù sia stata priva di una filosofia, di una teologia? La mente del Figlio di Dio aveva in sé la più alta teologia, la più alta filosofia, la somma delle filosofie perché Lui era il Verbo, era la Verità che contiene tutte le verità parziali.

            Perché pensiamo che Gesù ci dica qualcosa che serva soltanto dai tetti in su e che dai tetti in giù dobbiamo costruire noi il mondo? Il mondo lo costruisce Cristo: nessun sociologo più grande di Cristo, nessuno politico più grande di Cristo, nessun psicologo più grande di Cristo, nessun artista più grande di Cristo, nessuno.

 
                                                                                                                     
 
 

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