Un libro ricostruisce le vicende del Santuario nel secolo scorso e la figura di padre Luigi Fantozzi.
Un libro, “Padre Luigi Fantozzi – il Paladino dell’Immacolata”, scritto dal toscano Giuseppe Remo Fantozzi, pronipote del protagonista, narra la vita di un sacerdote dei padri Simmatini, che fu nel Novecento un personaggio di spicco della sua congregazione, accanto ad altri, quali il filosofo Cornelio Fabro e l’attuale arcivescovo di Campobasso, Giancarlo Bregantini.
Padre Fantozzi operò in modo intenso anche in Lunigiana, e precisamente ad Ortonovo, al Santuario del Mirteto. Nato nel 1870 a Chiesina Uzzanese, tra Lucca e il Pistoiese, da una famiglia non ricca, riuscì a compiere gli studi superiori grazie al suo parroco, che lo fece entrare in seminario. Ad Udine, dov’era militare, incontrò i padri Stimmatini ed entrò nelle loro fila, venendo ordinato sacerdote a Verona. La sua fu un’attività molto intensa, che lo portò ad aprire “fondazioni” in tutta Italia, tra cui appunto ad Ortonovo, in Val di Magra, dove nel 1923 gli Simmatini rilevarono la parrocchia ed il Santuario del Mirteto dai padri Passionisti. Fantozzi si adoperò molto per il Santuario: ad esempio, costruì di persona i terrazzini prospicienti il mare e provvide al mobilio. Dopo un periodo trascorso in Cina, attuando l’enciclica missionaria di Benedetto XV “Maximum illud”, andò prima a Roma, presso la curia generalizia, e poco dopo, nel 1929, fece ritorno ad Ortonovo per ristabilirsi da problemi di salute, e presto gli venne assegnato il compito di provvedere al ritiro della congregazione dalla gestione del Santuario e della parrocchia, compito gravoso sotto ogni aspetto, trattandosi di una fondazione a lui assai cara. “Non dubiti - disse al superiore generale, padre Bruno Chiesa - che porrò per chiudere lo stesso impegno che posi per aprire…”. Dopo varie ricerche e trattative, riuscì così a trovare un accordo con i padri Domenicani, che già avevano avuto il Santuario nel passato.
Proprio per queste vicende il volume, edito dall’istituto Bellunese di ricerche sociali e culturali, è stato presentato anche ad Ortonovo, e rappresenta un testo interessante per conoscere la storia moderna del Santuario del Mirteto. ( E. T.) -da Spezia sette, pagina diocesana di Avvenire.
A completamento della storia recente del Santuario aggiungiamo che i Domenicani rimasero dopo il loro ritorno solo pochi anni, fino al 1933. In quell’anno passarono la mano agli Orionini che vi rimasero fino al 7 settembre 2003. Il vescovo Bassano affidò quindi la sua custodia alla Fraternità Missionaria di Maria, una nuova congregazione nata in Guatemala e già presente nella nostra diocesi da diversi anni. Attualmente risiedono al Santuario tre missionari: padre Victorio, padre Onildo e padre Mario (che ricopre la carica di coordinatore delle comunità in Italia) che curano le parrocchie di Ortonovo, centro storico di Annunziata e di Casano.
Di padre Luigi e della sua fattiva opera, in particolare qui al nostro Santuario, abbiamo già pubblicato, su queste pagine, un bell’articolo, a firma di Romano Parodi, in occasione della presentazione del libro su padre Luigi da parte del nipote Remo.