La strada per trovare la vera pace è amare, perdonare, credere in Dio coerentemente.
Durante tutta l’estate ho molto meditato su una frase di Giovanni Paolo II che ho ascoltato durante un’omelia di un diacono alcuni mesi fa: “Nei rapporti che abbiamo con le persone, per andare d’accordo, non bisogna guardare la cosa che disunisce, ma le tante cose che ci uniscono”. Se guardiamo solo la cosa che ci ha fatto “arrabbiare” il rapporto si allontana sempre più, ma se guardiamo tutte le altre belle qualità di una persona il rapporto continua sereno. E così dovrebbero fare gli altri con noi quando sbagliamo.
Da questa e altre frasi e altrettante riflessioni profonde ho voluto tirar fuori il massimo, godendomi ancora di più le piccole cose, le piccole azioni della giornata, le persone che mi sono accanto, radicando in me la convinzione che non è il luogo dove vivi che ti rende felice, ma è la nostra forza interiore e le persone che abbiamo accanto che ci rendono belli i posti dove siamo. Posso avere la villa con piscina e altre belle cose, ma se non ho l’amore dentro di me e delle persone intorno, non ho proprio nulla. E l’amore, per fortuna, non si compra: dipende solo dal nostro cuore. Dobbiamo mettere al centro della nostra vita Gesù, in maniera coerente!
Voglio ora trascrivere alcune frasi del Papa polacco, tratte dal libro “L’Amore è la spiegazione di tutto” (Angelus del 11.6.95). “Dio è Amore e in Lui non v’è ombra di male. Da dove viene dunque tanta violenza che devasta così di frequente la storia umana?
Il Credente conosce la risposta: essa viene dal cattivo uso di quel dono meraviglioso che è la libertà; viene dall’egoismo umano che asseconda i richiami menzogneri del diavolo, nemico di Dio e dell’uomo. Dio vuole che l’umanità formi sempre più una sola famiglia, ma un nemico semina zizzania per suscitare inimicizia tra l’uomo e Dio e tra uomo e uomo. Cristo Gesù, con la sua morte e risurrezione ci ha liberato dal potere del peccato. Egli è la nostra Pasqua e la nostra Pace!”. Inoltre (Angelus del 29.3.98): “C’è bisogno di perdono cristiano, che infonda speranza e fiducia senza indebolire la lotta contro il male.
C’è bisogno di dare e ricevere misericordia. Ma non si diventa capaci di perdono se prima non ci si lascia perdonare da Dio, riconoscendosi oggetto della Sua misericordia.
Saremo disponibili a rimettere i debiti altrui solo se prenderemo consapevolezza del debito enorme che è stato a noi condonato. La Vergine è invocata dal popolo cristiano come Madre di Misericordia. In lei l’amore misericordioso di Dio si è fatto carne, e il suo cuore immacolato è sempre in ogni luogo rifugio sicuro dei peccatori”.
Riguardo alla grande misericordia e bontà di Dio ho voluto approfondire le mie poche e recenti conoscenze sulla Divina Misericordia.
Oltre ad aver letto qualcosa nel “diario” di suor Faustina Kowalaska, ho fatto visita alla chiesa di Canevara (MS) dove, da quattro mesi, è comparso su un drappeggio il volto di Gesù, sotto il meraviglioso dipinto murale di Gesù misericordioso.
Il parroco, don Ernesto, dice semplicemente che è un segno per non avere paura. La mia fede è così forte dopo le esperienze di Medjugorie, che io credo alle parole di quel parroco. Comunque solo la bellezza di quel dipinto merita una visita, perché gli occhi di Gesù mettono dentro a chi li osserva grande pace e speranza.
Penso che quell’immagine con la scritta “Gesù confido in Te” dovrebbe essere presente in tutte la chiese, poiché è importante sapere quanto Dio ci ama e quanto è misericordioso; ed è anche importante sapere il significato dei due raggi che escono dal cuore di Gesù e non dobbiamo però aspettare la prima domenica dopo Pasqua (della Divina Misericordia) per venerare questa sacra immagine.
Un’altra bella pagina che mi ha dato una forte emozione soprattutto perché da sempre sento molto forte la mia vocazione di moglie e di madre è questa: “Col matrimonio, sposi carissimi, avete iniziato l’attuazione di un grande progetto: fondere le vostre persone fino a diventare una sola carne e far nascere, da questa stupenda unione, la vita, la vita dell’uomo. Siete collaboratori del Creatore nella diffusione e nell’educazione della vita umana. L’amore sponsale sfocia per sua natura nell’amore paterno e materno.
Il vostro essere-padre ed essere-madre tuttavia - voi lo sapete - va al di là del semplice fatto fisico, per divenire un generare spirituale. Ecco la vostra opera educativa! Siete chiamati a comunicare al frutto della vostra unione non solo i beni materiali, ma anche quei beni dello spirito e quelle virtù, quegli ideali e quei valori morali, che costituiscono l’eredità più preziosa. Per essa i vostri figli sapranno esservi grati. L’eredità dei beni materiali, per quanto importante, può essere rubata dal ladro o consumata dalla tignola; l’eredità di una vita fatta di esempi retti e santi è un tesoro che nessun ladro può rubare e nessuna tignola consumare” (incontro con le coppie di sposi del 28.10.89).
Sono veramente certa che se ognuno di noi rimette nella propria vita Gesù misericordioso, Maria lo accoglie con amore nella propria famiglia e, seguendo i messaggi della nostra Mediatrice, che da 31 anni parla ai veggenti a Medjugorie, le cose miglioreranno e arriveremo alla vera pace.
Vi saluto tutti, cari lettori, e vado al mio “cammino” quotidiano, sperando che Maria ci aiuti tutti a trovare la strada giusta, oppure che ci dia la forza di rimanere su quella che abbiamo voluto trovare aprendo la famosa porta (“Spalancate le porte a Cristo”).
In questo anno e mezzo ho voluto solo provare la mia forte testimonianza di ciò che Medjugorie mi ha dato. Io, come tanti altri, credo a quei messaggi perché ho provato direttamente dentro di me quello che mi è successo. Ho trovato la fede (la cosa più importante) attraverso la quale si riesce ad apprezzare ancora di più quello che ci circonda. Senza Dio non possiamo fare nulla; è Lui che ci ha creati, non dimentichiamolo mai, e a Lui tutti dobbiamo tornare, se lo vogliamo, seguendo il suo Vangelo.
Grazie a tutti.