La GMG (Giornata Mondiale della Gioventù) dovrebbe essere un momento di gioia e di condivisione per tutti. Abbiamo potuto assaporare questa unione mondiale nel Rosario Internazionale.
Ma durante il nostro cammino, abbiamo incontrato persone con idee diverse dalle nostre che, invece di sostenerci, hanno insultato sia noi sia la Chiesa in generale avendo come culmine la protesta degli "indignados". Questo ha provocato in noi dispiacere ma, allo stesso tempo, ci ha rafforzato e spinto a svolgere nel migliore dei modi l'evangelizzazione. Per fortuna, oltre agli insulti, abbiamo potuto contare anche sulla disponibilità di persone del luogo e sul lavoro dei volontari che ci hanno accolto.
Le offese ricevute e l'afflusso di così tanti giovani in una sola città, ci hanno fatto capire la forza travolgente della religione. La stessa forza che, all'arrivo del Papa, ha permesso a noi giovani pellegrini di coinvolgere, con il nostro entusiasmo, anche parte degli abitanti della città.
Il momento in cui si è potuta notare l'unione creatasi tra tutti i Paesi è stato durante la veglia quando, nonostante la pioggia incessante, tutti acclamavamo a gran voce il Papa per darGli la forza di rimanere con noi e poter continuare l'adorazione al Santissimo Sacramento insieme.
Questa esperienza ci ha lasciato un segno indelebile nel cuore, talmente profondo che stiamo già pensando di andare alla prossima GMG a Rio De Janeiro.