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UN NATALE INTERPARROCCHIALE
di Ottavia
Dopo la “tre giorni” organizzata a La Spezia per i catechisti di tutta la diocesi, alcune giovani e alcuni ragazzi del nostro territorio hanno sentito l’urgenza di fare unità. E’ quindi dal mese di ottobre che nei locali della parrocchia del Preziosissimo Sangue di Luni, ogni sabato si tiene l’oratorio interparrocchiale. Elisa, Sara, Giulia, Chiara, Irene, Nicolò e Andrea hanno deciso di spendere il loro tempo libero a favore di un gruppo di ragazzi (circa 20) di età compresa fra i 3 e gli 11 anni. Ma la cosa veramente significativa è che per la prima volta sia gli organizzatori sia i fruitori dell’iniziativa sono parrocchiani provenienti da tutto il nostro Comune. Per la prima volta le parrocchie di Casano, Isola e Luni sono una cosa sola. E’ sorprendente come dei ragazzi armati solo di ideali cristiani e buona volontà siano riusciti in un intento mai raggiunto prima da adulti, parroci e laici. Il culmine di questa attività formativa di questo breve periodo è stato raggiunto durante le vacanze natalizie, quando, a tempo di record (in soli nove giorni), è stata realizzata una bella recita dal titolo “Dopo tutto c’è di più”. La prima rappresentazione è stata messa in scena la sera del 5 gennaio a Luni-Cafaggiola. Il successo è stato strepitoso, l’entusiasmo di tutti era alle stelle, tanto che qualche giorno dopo c’è stata una replica dello spettacolo anche nella parrocchia di Casano-San Giuseppe. Auguriamoci che questo sia solo l’inizio di questo percorso di collaborazione perché l’esperienza di questi mesi ha dimostrato che solo quando si fa unità Gesù è lì, nel mezzo.
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LA VITA ….UN DONO
di Michela Salati IV elementare
Grazie, Signore, per il sole che riscalda ogni mio mattino
e per l’erba verde e soffice sulla quale cammino.
Signore, grazie per i sorrisi, ma anche per il pianto
e per l’amore di chi mi sta accanto.
Grazie, Signore, perché LA VITA E’ UN DONO
e perché mi ami proprio per come sono.
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Il mistero risolto
di Solange Baudacci-Ambra Pasteletto-Tania Bianchi
In un luogo lontano, tenebroso, completamente nascosto alla vista dell’uomo, viveva, un tempo, il più grande rapinatore del regno animale: Franklin il terribile.
Era un pesce spada nero come la pece, con una spada lunga ed affilata di cui si serviva per infilzare le prede. Un giorno di pioggia Franklin entrò in un ristorante: “The new gestion for birds”,disse. Poi, fulmineo, di scatto tirò fuori una pistola ed iniziò a sparare all’impazzata. Andò verso la cassa e, rubato tutto l’incasso, scappò rapidamente. Il proprietario del ristorante chiamò il detective Civett che arrivò in tutta fretta col suo motorino truccato anni ’60, la sua valigetta e il suo golf multicolore. Iniziarono le indagini; subito Civett trovò un foglietto con indicato un indirizzo: sicuramente là avrebbe trovato la casa del terribile rapinatore.
Il detective e Max, il gestore del ristorante, arrivarono sul posto, scovarono ed arrestarono Franklin, obbligandolo ad uscire dal suo tetro castello.
Il mistero dell’audace rapinatore fu scoperto. Tutti i soldi trovati nel castello furono restituiti e tutti festeggiarono al ristorante di Max.
Solange Baudacci-Ambra Pasteletto-Tania Bianchi
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Il sogno dei tre fratelli
di Andrea Devoti-Luca Russo-Daniele Spallanzani, 1^ C
Tre fratelli, Nino, Gino e Rombino,erano su un aereo per andare in Spagna a vedere un famoso spettacolo circense, sognando di poter un giorno avere un circo tutto per loro. Durante il viaggio però un motore dell’aereo si fermò e precipitarono su un’isola sperduta e disabitata, fortunatamente senza farsi male. Nino subito aiutò i passeggeri sconvolti e presto si accorse che mancavano tre persone all’appello, non sapendo che erano i loro tre fratelli cattivi che erano già fuggiti per non farsi vedere.
Durante la fuga i tre fratelli cattivi trovarono un tempio e un tesoro. Nino, dopo aver avvertito i fratelli che tre persone erano scomparse, assieme setacciarono inutilmente ogni parte dell’isola per scovarli. Tornati dunque sconsolati all’aereo, videro che i tre fuggitivi che stavano cercando di lasciare l’isola a bordo del mezzo. Fortunatamente Gino aveva tolto le chiavi così i tre fratelli buoni catturarono quelli cattivi.
Durante il viaggio di ritorno Nino, Gino e Rombino vennero a conoscenza del tesoro e, dopo aver consegnato i ladri alla polizia, chiamarono un archeologo per riconsegnare i tesori del vecchio forziere. Il brav’uomo però volle regalare, in segno di riconoscenza, metà delle ricchezze lì contenute ai tre fratelli buoni.
Grazie a questo Gino, Nino e Rombino poterono realizzare il loro sogno e costruire un circo tutto per loro.
Andrea Devoti-Luca Russo-Daniele Spallanzani, 1^ C
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