SCUOLA MEDIA “CECCARDO ROCCATAGLIATA CECCARDI” - ORTONOVO
CRONISTI IN CLASSE: Storia locale, religiosità e tradizione.
E’ nota l’importanza della cultura orale per conoscere aspetti significativi della storia del nostro territorio. Per questo ci siamo rivolti ai testimoni orali, come fonte necessaria per ricostruire eventi, tradizioni, usanze delle nostre zone di origine; insieme a loro abbiamo potuto indagare, conoscere e produrre ricerche significative, utili alla stesura del nostro articolo.
E’ stato invitato in classe il signor Euro Tavarini (rappresentante locale del Comitato per la Resistenza), che ci ha raccontato un evento storico accaduto nella seconda metà dell’Ottocento.
E’ stata contattata Carla Gentili, ex docente ora in pensione, la quale ci ha fornito scritti riguardanti la storia di San Guglielmo, patrono di Nicola, e dell’erba miracolosa donata dal santo agli abitanti del paese.
Euro Tavarini ci ha raccontato che, da piccolo, è venuto a conoscenza della storia raccontata dalla sua nonna, Cesira Cervia, nata nel lontano 1864; la storia narra di uno scambio di festività religiose fra due paesi di comuni limitrofi: Castelnuovo Magra e Nicola, frazione del comune di Ortonovo.
I Nicolesi, inizialmente, festeggiavano come patrono San Fedele durante il mese di agosto, mentre i Castelnovesi festeggiavano San Guglielmo nel mese di febbraio. Poiché nel paese di Nicola scarseggiava il vino come bevanda per i festeggiamenti estivi, i paesani dei due comuni, di comune accordo, decisero di scambiarsi il santo patrono e, quindi, anche le date di ricorrenza delle due festività religiose. Da allora i Nicolesi festeggiano San Guglielmo, mentre i Castelnovesi festeggiano San Fedele.
L’AGRIMONIA DI SAN GUGLIELMO.
Nel centro storico di Nicola si celebra da secoli la festa di San Guglielmo d’Aquitania, fondatore dell’ordine dei Guglielmiti. I Nicolesi lo accolsero in paese nel 1150. Della sua vita non si sa molto e tanti aspetti restano tuttora oscuri.
L’eremita è morto il 10 febbraio 1157 ed è stato duca d’Aquitania, padre di Eleonora Senza Terra. Ereditato il trono paterno nel 1127, egli si dette ai bagordi e alle violenze, facendo imprigionare sacerdoti e vescovi del suo ducato. Convinto da San Bernardo di Chiaravalle a redimersi dalle malefatte compiute, nel corso di un pellegrinaggio, passando dalla nota via Francigena, sino a Santiago di Compostela, il duca Guglielmo d’Aquitania avrebbe organizzato con il suo servo una finta morte, facendo seppellire al suo posto una cassa piena di sassi.
Anche questa è Ortonovo con la sua storia locale fatta di religiosità e tradizione. Dei racconti e delle storie che sono fiorite nei secoli abbiamo scelto, come si è potuto leggere, quella a dir poco paradossale che ha portato, per la mancanza di vino per festeggiare, ad uno scambio di comune accordo dei Santi patroni. Con ciò contando di aver fatto cosa gradita a tutti i lettori del nostro comune e della provincia.
OGNI ANNO I NICOLESI RICORDANO IL LORO PATRONO
Il dono di un segreto
Così Guglielmo d’Aquitania si ritirò dalla vita e dagli impegni di palazzo per abbracciare una vita di stenti, di preghiera e di pellegrinaggio, prima a Roma e poi a Gerusalemme.
Durante uno dei suoi viaggi si fermò a Luni e poi salì sul colle di Nicola dove compì alcuni miracoli. Quando ripartì donò agli abitanti di Nicola il segreto di un’erba medicinale, chiamata agrimonia, capace di curare le piaghe, l’emicrania, l’apparato digerente e la pelle. Da allora, ogni anno, i Nicolesi ricordano il Santo patrono (il lunedì grasso). Anche quest’anno, in occasione della festa celebrata domenica 14 febbraio, sono stati esposti alla venerazione dei fedeli una preziosa reliquia in argento, davanti alla quale si sono verificati nel tempo numerosi miracoli e, come tradizione, sono state offerte ai pellegrini, che numerosi sono saliti al colle, bustine dell’erba di San Guglielmo, precedentemente raccolta nei boschi e fatta essiccare.
Da “La Nazione”- Campionato giornalismo - del 10 marzo 2010.
La pagina è stata redatta dagli alunni: Simone Baldassini, Stefano Barattini, Rebecca Bertuccelli, Barbara Biagi, Sabrina Castaldi, Davide Cimitera, Federica Grassi, Ilaria Grassi, Raluca Jidovu, Giada Libetta, Roberto Macchioni, Chiara Palagi, Alessandro Parodi, Lucian Raba, Karima Ragragi, Nicola Romiti, Daniele Spallanzani, Carola Tavarini,Giordano Tavarini, Martina Tampone, Elisa Vanello, Matteo Vangeli della classe 3^ D - Scuola C. Roccatagliata Ceccardi. Il dirigente scolastico è il prof. Giancarlo Scappazzoni, la docente tutor, Carla Tonetti. I testimoni orali Carla Gentili e Euro Tavarini.