Su in soffitta, tanto tempo fa
Ho ritrovato una scatola di cartone:
dentro c’erano i miei sogni, le mie illusioni.
Lettere ricevute e, per ricordo, conservate;
quante volte lette e rilette;
quante emozioni e lacrime versate;
sogni e dolci attese mai più tornati.
La lettera era di sentimenti espressi protagonista
E metteva il cuore in prima lista.
Fiumi di parole vere o menzognere
Sono state scritte
E in ogni parte del mondo erano spedite.
Pagine bianche, colorate e profumate;
in tanti modi abbellite;
anche un fiore o un cuore,
con una matita disegnati,
diventan oggetti pregiati.
“Postino, c’è posta?”.
Si sperava fosse: “Sì”, la risposta.
E poi con la busta nascosta in seno,
ci si nascondeva per leggere, con ansia,
quelle dolci parole.
Lettere che viaggiavan nel tempo
Anche se molto a rilento.
Così era: ora non esiste più:
è cambiato con un ‘tu tu, tu tu…’.
Un ‘pronto?’ che corre
su un freddo filo o nell’aria:
altri ascoltano quel che di privato vien detto
e subito può essere sbandierato.
La parola più importante in quelle buste
Che faceva battere o illudere il tuo cuore,
era una breve e magica parola: amore.